Don Gallo è stato scelto dai radicali come testimonial per il «sì» al referendum sulla procreazione assistita.
Il sacerdote della Comunità San Benedetto al Porto è infatti uno dei 750 firmatari dell«Appello per la libertà di coscienza al referendum sulla procreazione».
«Più volte in passato Don Gallo ha fatto sentire la sua voce ai cattolici per metterli in guardia sul rischio per la Chiesa di commettere peccato di intromissione della cosa pubblica e di conseguenza di avere indebite ingerenze, facendo sorgere volontà teocratiche e tentativi ambigui di restaurazione della cristianità», si legge in una nota dei Radicali.
Pannella ha così scelto don Gallo come testimonial: «Secondo don Gallo - si legge ancora nella nota - la Chiesa, soprattutto in Italia, è un organismo che ha una rilevanza e una configurazione politica, il cui peso risulta spesso nel giudizio negativo che i credenti arrivano a formulare nei suoi confronti. Giudizio che si è concretizzato nella condotta del tutto opposta sui temi dellaborto, divorzio, contraccezione, scuola, famiglia».
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