Ex fantina da primato (prima e unica al mondo a vincere il «frustino doro») e figlia darte (il padre è stato il primo regista di horror allitaliana), trasforma in attori i cavalli da corsa infortunati e destinati al macello o alle corse clandestine. Jacqueline Freda, appesi gli stivali da cavallerizza al chiodo, delle due passioni della sua vita - ippica e cinema - ha fatto una missione: dare un destino da star a purosangue, destinati altrimenti a una fine ingloriosa. Con la stessa dedizione, pazienza e feeling che le hanno permesso di trionfare in mille corse negli ippodromi di tutto il mondo, Jacqueline, in poco più di un anno, è riuscita a rimettere in piedi una trentina di cavalli con le zampe in pezzi. E a farli entrare a Hollywood e a Cinecittà. «I nostri cavalli recuperati - spiega Jacqueline - hanno recitato anche in kolossal come Le Crociate e sono stati cavalcati da star di Hollywood come Siena Miller e Heath Ledger».
Nel suo centro «Relived horses», allInfernetto, dal febbraio 2006, Jacqueline accoglie purosangue che non possono più correre in pista, per infortuni o problemi di comportamento. «Ci vengono donati da scuderie cavalli anche famosi, come «Stick at nothing», uno dei favoriti del Derby del galoppo 2005. Si è spezzato la gamba poco prima della gara. Nonostante viti e placche ora è uno dei nostri cavalli da cinema migliori. Prima, i purosangue che potevano in qualche modo essere rimessi in piedi, magari con viti e piastre, andavano a gareggiare sulle strade di Sicilia nelle corse clandestine. Quelli che non potevano più correre, invece, finivano anche nei macelli, anche se in teoria i cavalli sportivi non posso essere macellati. Però, basta far sparire il libretto che ogni cavallo sportivo ha, e questo diventa macellabile come tutti gli altri. Ci vuole poco!» I cavalli donati al centro di Jacqueline dalle scuderie, vengono accuditi con ogni cura e seguiti da veterinari ed esperti. Quando sono guariti, inizia laddestramento condotto da esperti di Cinecittà. Anche tra i cavalli, come per gli esseri umani, ci sono le comparse e i primattori. Quelli da cinema «generici» imparano a partecipare a «battaglie», o a sdraiarsi in terra da fermo a comando, rotolarsi o fingere di essere morti. I cavalli destinati agli attori, invece, seguono un addestramento speciale, molto più curato.
Il cavallo del centro che ha raggiunto la più vasta visibilità ha recitato con i regali finimenti del destriero delle principessa Sybilla (Eva Green) nel film Le crociate di Ridley Scott.
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