«E adesso si aprono nuovi scenari»

da Milano

Gli italiani non potevano non accogliere con soddisfazione la scoperta del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare di Monterotondo. Per coloro che soffrono d’ansia s’accende una piccola speranza nei riguardi dell’interruttotre anti-ansia. E la soddisfazione riguarda anche gli addetti ai lavori come il professor Claudio Mencacci, direttore del Dipartimento di neuropsichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. «Non posso che provare gioia per questa scoperta made in Italy - commenta - anche perché viene riconfermata l’importanza del giro dentato che era già comparso come area coinvolta nel controllo di parte dell’impulsività. E non solo: quest’area è stata, infatti, anche riconosciuta come molto sensibile all’isolamento sociale». È, quindi, il giro dentato la sede dell’ansia? «Il giro dentato e l’ippocampo sono ormai sempre più marker dei disturbi d’ansia e depressivi, tanto che in caso di depressione l’ippocampo si riduce di circa il 20%, per tornare poi alla normalità una volta conclusosi l’episodio».

La scoperta del Laboratorio di Monterotondo costituisce un capitolo importante? «La gioia che provo per i risultati di una ricerca italiana è anche legata al fatto che conferma che i polimorfismi genetici a carico della serotonina svolgono un ruolo fondamentale sia nei disturbi dèansia sia in quelli depressivi. Tanto che le attuali cure per i disturbi dèansia acuti e cronici si avvalgono di molecole che agiscono sulla ricaptazione della serotonina».

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