Più che «Cera» ce nè. Ce ne sono almeno due: una prodotta ufficialmente dalla Roche, la casa farmaceutica svizzera che produce lepo di terza generazione, la Cera appunto, acronimo di «Continuous erythropoyetin receptor activator», attivatore continuo dei recettori delleritropoietina. Questo prodotto ha messo in pratica spalle al muro Riccardo Riccò, grazie ad una molecola «spia», un tracciate, che la Roche ha messo nel farmaco in collaborazione con la Wada, lagenzia mondiale dellantidoping.
Però ce ne sarebbe unaltra. Uguale, una copia esatta di quella prodotta diciamo ufficialmente e che avrebbe però la «non-tracciabilità». Da dove arriva? Guarda caso dove si svolgeranno i prossimo Giochi olimpici: in Cina. Nel più perfetto stile orientale, hanno copiato anche questo ultimo ritrovato della farmacologia dopante. È la copia esatta della Cera, e si acquisterebbe al mercato nero, con la garanzia di non correre nessun rischio, visto e considerato che in questa copia non esisterebbe nessuna molecola «spia».
«Al Tour ho fatto un sacco di controlli: due sono risultati positivi, ma tutti avrebbero dovuto esserlo.
La spiegazione potrebbe essere proprio questa. Cè «Cera» e cera. Una con la molecola «spia», laltra per così dire sicura. Che il modenese abbia fatto ricorso ad entrambe?
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