E il funerale di Blondet ritarda di due ore

Migliaia di auto incolonnate. Problemi diversi, vacanze accorciare, gli appuntamenti più disparati saltati per un cantiere di lavori. E persino un funerale rimasto prigioniero del caos di ieri sulle autostrade genovesi. Un funerale particolare, molto atteso e molto partecipato, che era in programma ieri a Voghera.
L’ultimo saluto a Sergio Blondet, fratello di Gianni, vicepresidente del Genoa, doveva essere dato proprio nella cittadina dove sorge la tomba di famiglia. Il cinquantanovenne imprenditore residente a Mulinetti di Recco era stato stroncato martedì mattina da un infarto mentre era in barca con un amico. Quella che doveva essere una giornata da trascorrere in allegria, a tu per tu con il mare che più amava, si è trasformata in una tragedia.
Una morte improvvisa che ha scosso la città. Sergio Blondet era molto conosciuto e stimato. E anche per questo ieri moltissimi genovesi avevano deciso di seguire il feretro fino a Voghera dove era in programma il funerale. Ma in mattinata almeno duecento genovesi sono rimasti intrappolati insieme al carro funebre nella paralisi delle autostrade.

La chiusura della galleria di Bolzaneto e l’assoluta mancanza di informazioni ha costretto la famiglia Blondet e quanti le si erano stretti intorno a raggiungere Voghera solo dopo oltre due ore di ritardo.
Molti hanno anche provato a tornare in città, non potendo tornare a tarda serata. Ma sul nodo di Genova è stato comunque impossibile muoversi, in qualsiasi direzione.

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