E per i non vedenti? Soltanto pericoli

La Roma-Lido è rischiosa per i non vedenti. Alcune stazioni (come Porta San Paolo e Tor di Valle) sono assolutamente sprovviste di mappe tattili e percorsi per i disabili visivi. Mentre tutti i convogli (sia quelli storici sia le nuove «Frecce del mare») sono privi delle paretine in gomma per chiudere gli spazi tra un vagone e l’altro. Eppure si tratta di un intervento che non richiede alta tecnologia né materiali avanzati: gomma e comune metallo che nel nuovo centro manutentivo della Magliana avrebbero potuto applicare senza particolari difficoltà.
Il pericolo è evidente e reso ancora più grave dalla mancanza, in diverse stazioni della linea, di percorsi tattili e delimitazioni in rilievo. La situazione più a rischio è quella del capolinea della Roma-Lido, Porta San Paolo. La stazione è assolutamente fuori norma. Qui, tutte le banchine sono prive non solo dei percorsi tattili, ma perfino delle strisce «bullonate» in rilievo per delimitare i bordi delle piattaforme. «Tempo fa - racconta una dipendente dell’ufficio logistico di Met.ro - c’erano dei giovani assistenti presso il box della stazione Piramide della linea B, qua dietro. Accompagnavano i non vedenti a prendere il treno della Roma-Lido. Non erano volontari, anche se guadagnavano poco. Ma è da tempo che non li vedo più». Nel box l’addetto e il metronotte spiegano che, in caso di necessità, ora accompagnano il disabile visivo. Ma un ipovedente che entrasse direttamente nella stazione Porta San Paolo non avrebbe alcuna assistenza e protezione.
Altrettanto pericolosa la situazione della stazione Tor di Valle, sopraelevata rispetto al piano stradale, ma senza ascensore. Le scale non hanno bordo in rilievo, né alla base né alla sommità. Ma ancora più grave è l’assoluta mancanza di mappe tattili, sentieri scanalati o percorsi bullonati per ipovedenti. Le due banchine sono assolutamente lisce fino al bordo, di cui non c’è alcun preavviso in rilievo. Il rischio per un ipovedente di cadere nel vuoto o nello spazio tra i vagoni è reale. Adeguato solo in parte è l’altro capolinea della ferrovia del mare. Delle piattaforme della stazione Cristoforo Colombo, infatti, solo la prima e la seconda hanno la classiche linee gialle con semisfere in rilievo. La terza, da cui partono i treni per Porta San Paolo, no.

Nella stazione Vitinia, infine, le medesime linee si estendono per l’intera lunghezza della piattaforma, ma non delimitano i bordi laterali, per cui un ipovedente potrebbe imboccare le scalette senza ringhiera rischiando di cadere o di trovarsi addirittura sulla massicciata a pochi centimetri dai binari.

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