E Letizia in lacrime saluta la sua squadra

Non è riuscita a trattenere le lacrime. «In quest’ultimo giorno di lavoro ho voluto salutarvi» ha iniziato Letizia Moratti al microfono, prima che a voce si incrinasse. E il resto del discorso che aveva preparato per salutare i circa duecento dipendenti del Comune che ieri si sono riuniti in Sala Alessi a Palazzo Marino per il saluto dell’ormai ex sindaco, si è riassunto in poche parole, rotte da un pianto di commozione. A dispetto di chi per cinque anni l’ha dipinta come la lady di ferro. Sono stati «anni intensi e a volte difficili - ha detto la Moratti con un filo di voce -, abbiamo cercato di lavorare insieme senza gravare sui cittadini, in un momento difficile di crisi economica. Lo abbiamo fatto tutti insieme, grazie al vostro impegno, la vostra professionalità e il vostro amore per Milano». Riesce ad aggiungere solo «continuate con questo amore per la città, perchè è questo che dobbiamo dare ai nostri cittadini», poi saluta con la mano e manda un bacio ai dipendenti che sono commossi come lei, chi ha gli occhi lucidi ma si trattiene e chi è già scoppiato in un pianto. Si gira e sta per lasciare la sala, poi l’ex sindaco ci ripensa, va incontro al direttore generale Antonio Acerbo e gli stringe la mano, bacia sulle guance il vicesindaco uscente Riccardo De Corato e l’eurodeputato leghista Matteo Salvini che forse lo sarebbe diventato, in caso di vittoria. E fa un giro a stringere la mano e ringraziare i tanti funzionari, commessi e dirigenti che si sono radunati in Sala Alessi, il portavoce Alessandro Usai e la vice Simona Ciralli. Ci sono il comandante dei vigili Tullio Mastrangelo, nominato proprio negli anni della giunta Moratti, il direttore generale dei servizi civici che ha coordinato senza intoppi la lunga tornata elettorale, primo turno e ballottaggio.

I visi tirati sono anche quelli dei precari (anche storici), per 150 il contratto è a termine e legato al sindaco in carica, sono «scaduti» ieri e non sanno ancora se Pisapia li richiamerà in servizio. In prima fila il capo di Gabinetto Alberto Bonetti Baroggi, quello del cerimoniale Serafino Cagnetti, l’assistente storica della Moratti Luciana Barazzoni.

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