E ora si scopre che l’hard rock è la musica preferita dai geni

I giovani con quoziente intellettivo più alto amano il metal. Lo dice una ricerca dell’Università inglese di Warwick, presentata a marzo alla conferenza della British Psychological Society. Chi trova difficile inserirsi o adattarsi alla società, per via di un’intelligenza fuori dal comune, sceglie una musica che è sinonimo di protesta e provocazione, per esprimere la propria rabbia. E le band metal storiche nascono tra la fine degli anni ’70 e la metà degli ’80, proprio con la necessità di distinguersi dalla società pseudo-edonistica di quei tempi. La «new wave of british heavy metal», cavalcata dagli Iron Maiden, incarnava quella voglia di urlare il proprio dissenso e di portare avanti il discorso musicale iniziato da Led Zeppelin e Black Sabbath e culminato con l’esplosione dei Metallica. Nato come fenomeno di nicchia, il metal iniziò ad affacciarsi timidamente nelle classifiche di vendita e arrivò a conquistare il mondo. Ma dalla metà degli anni ’90 il movimento entrò in una fase di decadenza, portando le band storiche a sciogliersi o comunque a perdere la forza propulsiva che le aveva rese così rivoluzionarie e significative, musicalmente e sociologicamente. La fine degli anni ’90 ha visto nascere un genere ibrido, denominato «nu-metal» e contaminato dall’hip-hop, rappresentato da band come i Limp Bizkit, gli Slipknot e più recentemente i Linkin’ Park. Un metal all’acqua di rose, che ha conquistato le generazioni più giovani al pari dei fenomeni pseudo-punk capeggiati dalla canadese Avril Lavigne. L’aspetto più interessante dell’epopea metal è rappresentato certamente dal movimento di base, ancora vivo e creativo.

Centinaia di band da garage che continuano a suonare riff e assoli, animate dal puro spirito rock e vestite con le magliette nere di Metallica e Iron Maiden, le due band che portano sulle spalle l’eredità del movimento in attesa di trovare degni successori. Chissà che non siano proprio le giovani menti illuminate a ridare linfa vitale al metal. Forse, proprio in questo momento, nelle università di tutto il mondo, stanno nascendo i nuovi alfieri dell’heavy rock.

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