Erano le 21.56 del 20 luglio 1969, ora di Houston (in Italia le 4.56 del 21) quando gli americani sbarcarono per la prima volta sulla Luna, vincendo lossessiva sfida, non solo tecnologica, con lUnione Sovietica. La Nasa, appena nata, si beccò la sua prima «mission impossibile», ma vide anche salire il budget a livelli mai immaginati. E mai più raggiunti. I veri protagonisti, però, furono loro: gli astronauti Neil Armstrong, Edwin «Bu««» Aldrin e Michael Collins che - più per caso che per scelta - si ritrovarono a vivere in prima linea la più grande avventura delluomo. A quarantanni dallimpresa, una fitta carrellata di eventi, tra uscite in libreria e incontri aperti al pubblico, attraverserà la città da qui al 20 luglio. Un filo elettrico immaginario che collegherà questo allaltro «mondo», offrendoci ancora una volta il grande spettacolo che ha scritto pagine di cronaca, di storia, di scienza, ispirando (o confermando) un intero genere letterario. Si parte domani sera, alle 21.30, al planetario dei Giardini Pubblici di porta Venezia, con lincontro «Le missioni Apollo viste da Mosca e raccontate dagli astronauti americani», in cui saranno riproposti i filmati delle teche Rai e Nasa, commentati dallastrofisico Giovanni Bignami assieme al giornalista Giosuè Boetto Cohen. Al centro del dibattito, la corsa sovietica allo spazio e la vicenda di «Buzz» Aldrin, (il «secondo uomo sulla Luna» dopo Armstrong), oggi ottantenne, intervistato da Bignami nel numero di luglio della rivista Wired. Non è un caso se sarà proprio listituto astronomico milanese, domani sera, a dare il via alla manifestazione. Nel 1969 infatti, il Civico Planetario progettato da Piero Portaluppi e donato nel 1929 alla città dalleditore Ulrico Hoepli, che non aveva mai nascosto la sua passione per lastronomia (già da anni pubblicava i lavori dell'Osservatorio Astronomico di Brera), trasmise in esclusiva per l'Italia il filmato dellallunaggio: il pubblico superò le 150mila presenze in pochi mesi. Si iniziò a rappresentare listituto milanese a convegni mondiali e si intensificarono le attività in sede, con astronomi e ricercatori da tutto il mondo. Rimasto chiuso a giugno per lavori di manutenzioni, oggi il Planetario ha ripreso finalmente lattività, e resterà aperto nei mesi estivi con conferenze a tema e laboratori per le scuole (info: 02-88463342). La Luna invece tornerà protagonista lunedì 20, questa volta per luscita di un libro. Per il 40° anniversario dello sbarco, Rizzoli manda in libreria Quel giorno sulla Luna di Oriana Fallaci (Bur, pagg. 218, euro 10), cronaca puntuale e disincantata del viaggio dell«Apollo 11» dellinviata de LEuropeo nella sede Nasa di Houston e alla base di Cape Kennedy, in Florida. Pubblicato da Rizzoli nel 1970 in unedizione per le scuole, il volume è oggi disponibile nella nuova veste Bur, che sarà appunto presentata al Planetario lunedì 20, ore 21.30, dal giornalista Giosuè Boetto Cohen, che ne ha curato la prefazione, e da Edoardo Perazzi, nipote della scrittrice. Durante la serata saranno riproposti i filmati delle teche Rai e le nuove edizioni delle riprese in 16mm realizzate dagli astronauti. Pochi ricordano, però, che la missione dell«Apollo 11» è stata anticipata oltre tre secoli prima dal grande scienziato tedesco Giovanni Keplero, che nel 1609 concepiva Somnium, da molti considerato il primo racconto fantascientifico: un viaggio immaginario sulla Luna. Un pretesto per dimostrare, nella forma semplice e attraente del racconto, corredata da note astronomiche e autobiografiche, la validità del modello copernicano: è il Sole e non la Terra, secondo Keplero, a occupare il centro delluniverso. Il testo, a lungo avversato dalla Chiesa cattolica e pubblicato postumo, nel 1634, ispirò molti grandi della fantascienza, da Jules Verne a Orson Wells a Ray Bradbury, ma anche esperti della divulgazione scientifica.
A quattrocento anni dalla sua stesura leditore Sironi lo ripropone nelledizione integrale (da oggi in libreria), tradotta sulloriginale latino, dal titolo Il Sogno di Keplero a cura di Anna Maria Lombardi (pagg. 160, euro 18).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.