
In piena fashion week milanese, e all'indomani della presentazione delle collezioni femminili, Brunello Cucinelli (in foto) è finito suo malgrado nella bufera scatenata dai fondi speculativi.
Attorno all'ora di pranzo Borsa Italiana ha comunicato che le azioni della casa di moda e i relativi strumenti derivati erano stati sospesi dalle negoziazioni quando già il titolo segnava un calo di quasi il 5 per cento. Una volta riammesso alle contrattazioni, la seduta è stata chiusa con un tonfo del 17,3% a 85 euro. Il motivo? La diffusione di un report del fondo hedge Morpheous che accusa la società di "mentire relativamente al proprio business in Russia" e critica gli sconti aggressivi per gestire le scorte in eccesso. Morpheous sottolinea che queste conclusioni sono il frutto di oltre tre mesi di indagini, che sono stati sentiti ex dipendenti e partner di Cucinelli e che è stata fatta un'analisi approfondita dei dati commerciali con una visita nei negozi russi del brand. Il fondo speculativo cita anche l'articolo del Financial Times che lunedì scorso aveva riportato le accuse di un altro hedge fund, Pertento Partners, secondo cui Cucinelli continua a operare in Russia violando le sanzioni Ue sui beni di lusso. In risposta all'FT, Cucinelli aveva replicato che le sue vendite in Russia sono diminuite dal 9% del fatturato totale nel 2021 ad appena il 2% oggi e che queste sono conformi alle sanzioni europee. Numeri che tuttavia Morpheus contesta sostenendo che la maison "vende anche attraverso negozi di fascia alta come Tsum, controllato dal conglomerato russo Mercury Group".
Da Brunello Cucinelli si "conferma con fermezza il pieno rispetto delle regole comunitarie in merito all'attività nel mercato russo". La società, inoltre, "sta valutando azioni legali a tutela della sua reputazione e degli interessi di tutti i suoi stakeholder". Nel comunicato viene sottolineato che all'inizio del conflitto è stato scelto di "mantenere inalterata la nostra struttura locale continuando a garantire salari pieni ai dipendenti e venditori e onorare i contratti di affitto, come sempre fatto in ogni parte del mondo anche in situazioni straordinarie". Le verifiche effettuate dall'Agenzia delle dogane italiane, spiegano dalla maison, "hanno accertato il pieno rispetto delle procedure così come non sono state rilevate segnalazioni da autorità doganali straniere che potessero prefigurare triangolazioni commerciali". Nelle sale operative, anche alla luce della replica della società, ci si interroga sulla sostanza dei rilievi mossi dagli hedge fund che per loro natura sono speculativi e dunque potrebbero trarre vantaggio da questa vicenda anche forzando la portata delle notizie. Di certo, sono quattro gli investitori che detengono posizioni di vendite allo scoperto rilevanti e che nel corso dell'estate hanno mostrato un certo attivismo nello short sul titolo. Alla data di ieri risultano sopra la soglia dello 0,5% del capitale Jp Morgan Asset Management Uk Limited (con lo 0,78%), Aqr Capital Management (0,72%), Kintbury Capital (0,71%) e Pertento Partners (0,58%) ovvero il fondo citato lunedì dall'FT.
Dopo aver superato lo 0,5% già a luglio, Pertento è arrivato intorno all'1,5% nella prima settimana di settembre per poi scendere progressivamente. In generale, lo scoperto sul titolo Cucinelli ha raggiunto questo mese il 3,2%. Quasi un record.