Il progetto della multiutility lombarda del Nord, l'aggregazione nata per iniziativa di A2A, dovrebbe chiudersi entro l'estate. Lo ha annunciato ieri il presidente di A2A, Giovanni Valotti, presentando agli analisti il piano industriale al 2022. «Non l'abbiamo messa nei numeri del piano perchè non si è ancora concretizzata; con altri progetti addizionali può portare a volumi di 200-300 milioni di Mol aggiuntivo rispetto ai numeri del piano», ha spiegato Valotti. Il gruppo A2A prevede di realizzare di realizzare 2,8 miliardi di investimenti nei prossimi 5 anni, di cui il 20% in digitalizzazione e innovazione tecnologica, e di conseguire nel 2022 un utile netto di 480 milioni di euro, contro i 300 attuali. Il gruppo investirà anche 500 milioni sulle energie rinnovabili. In particolare si punterà a sviluppare 170 Mw di nuove fonti energetiche, tra acquisizioni e sviluppo.
Confermata la crescita dei dividendi, con l'indicazione di una cedola di 0,067 euro per azione nel 2018 e di 0,075 euro nel 2019, contro gli 0,057 distribuiti nel 2017. Lo scorso esercizio è stato archiviato con un utile netto in crescita del 26% a 293 milioni e ricavi a 5,9 miliardi (+16%).
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