Ancma, è bufera su Confindustria

Un gruppo di soci contesta il commissariamento deciso da Roma

Ancma, è bufera su Confindustria

Caos e tensioni in Confindustria Ancma, l'associazione dei produttori di moto, bici e accessori. Proprio Viale dell'Astronomia, infatti, è al centro della querelle: fatto decadere su decisione di alcuni probiviri di Ancma il presidente Andrea Dell'Orto, Roma ha infatti decretato il commissariamento dell'associazione. L'azione di Confindustria è stata percepita, da un gruppo di soci Ancma, come una grave interferenza rispetto alla volontà di convocare, quanto prima, l'assemblea per la nomina del nuovo vertice.

Da Roma è arrivato nel frattempo il commissario Giannetto Marchettini, ex presidente della Cassa Edile di Siena, che come primo atto ha licenziato il direttore generale Pier Francesco Caliari, in sella all'associazione da 9 nove anni. La posizione occupata da Caliari, prevista dal regolamento di Ancma, risulta ora eliminata per motivi economici. La gestione ordinaria è stata affidata da Confindustria al «delegato operativo» Mario Agnoli.

Marchettini si è subito appellato all'esigenza di una ricucitura, ma il clima resta teso. Ancma, che rappresenta circa 160 aziende del settore due ruote, vede dunque un gruppo di imprese socie rivendicare l'autonomia sul tema della governance. Da qui l'iniziativa di rivolgersi al Tribunale di Milano per la convocazione dell'assemblea. Il giudice sentenzierà il prossimo 10 settembre. Nel frattempo, il Tribunale ordinario ha però rigettato il primo ricorso promosso dai dissidenti, giudicando legittimi i provvedimenti adottati da Roma. Marchettini ha intanto fatto sapere che attiverà una fase di ascolto per redigere un nuovo statuto che «tenga conto delle necessità delle imprese» e per ricostituire l'assetto degli organi direttivi.

È da aprile che il clima in Confindustria Ancma è rovente. Al presidente Dell'Orto un gruppo di associati aveva contestato alcune decisioni, tra cui l'acquisto per 2,7 milioni, senza informare gli organi di governance, di un immobile che avrebbe dovuto ospitare le sedi di Ancma e di Eicma, la Spa che organizza il Salone della moto di Milano e si occupa di servizi.

La decisione sull'immobile era stata però presa dal precedente cda di Eicma e Dell'Orto si sarebbe limitato a concretizzarla: esiste comunque agli atti un verbale che attesta l'operazione e la comunicazione agli organi.

Dell'Orto, rinunciato alla poltrona in Ancma, resta presidente di Eicma e, in una nota, anticipa il pieno di presenze alla rassegna che si svolgerà dal 5 al 10 novembre prossimi in Fiera a Milano-Rho.

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