Si spacca a metà il cda di Ansaldo Sts, chiamato a valutare la congruità del prezzo dell'opa che il gruppo giapponese Hitachi si appresta a lanciare sul flottante della società di sistemi ferroviari, dopo aver rilevato il 40% del capitale da Finmeccanica a novembre per 761 milioni. In una seduta fiume del 30 dicembre, l'offerta di 9,5 euro ad azione è stata ritenuta inadeguata dai consiglieri indipendenti Giovanni Cavallini, Giulio Gallazzi, Paola Giannotti (scelti dalle minoranze) e da Bruno Pavesi (eletto nella lista votata da Finmeccanica d'intesa con Hitachi). Gli altri due indipendenti Mario Garraffo e Alessandra Piccinino (cooptati in cda) hanno giudicato il corrispettivo rientrare in un «range di congruità», pur definendo «auspicabile» la distribuzione agli azionisti dell'utile maturato tra l'annuncio dell'operazione (24 febbraio 2015) e la data in cui verranno pagate le azioni. Solo il vice presidente Karen Boswell, manager di Hitachi, e l'ad Stefano Siragusa hanno giudicato il corrispettivo pienamente «congruo». Alla luce dell'astensione del presidente Alistair Dormer, numero uno della divisione ferroviaria di Hitach, il confronto si è chiuso 4 a 4. La posizione del cda «non è ostativa» all'offerta, ha ricordato Sts.
Ma la spaccatura rende più concreto il rischio che la Consob, a cui i fondi Amber e Bluebell hanno chiesto di intervenire per alzare il prezzo dell'opa, chieda a Hitachi di ritoccare l'offerta. E anche il mercato scommette su una revisione del prezzo, visto che le azioni venerdì hanno chiuso a 9,87 euro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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