Ceccherini in classe a fianco degli insegnanti contro la propaganda

Ceccherini in classe a fianco degli insegnanti contro la propaganda
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L'alfabetizzazione mediatica entra in classe e diventa materia d'approfondimento. Merito del nuovo progetto internazionale Doubt and Debate, promosso dall'Osservatorio for independent thinking presieduto da Andrea Ceccherini. Da lunedì prossimo, nelle scuole secondarie superiori italiane aderenti e in parallelo in quelle spagnole (a gennaio toccherà alla Germania), l'iniziativa trasferirà agli studenti un bagaglio di competenze capaci di alimentare il pensiero critico e il senso civico. Nel nostro Paese saranno coinvolti più di 150mila ragazzi, seguiti da 4.400 docenti, ai quali saranno rese disponibili lezioni dinamiche con contenuti esclusivi multimediali, realizzati grazie alla collaborazione di testate giornalistiche nazionali e internazionali di primissimo piano. Tra i partner dell'iniziativa c'è anche Il Giornale. "Con Doubt and Debate ci proponiamo quattro obiettivi: aiutare i giovani a capire come funziona la rete, allenarli a distinguere le notizie vere da quelle false, dare loro strumenti per differenziare i fatti dalle opinioni. Infine, vogliamo contribuire ad aprirli ai diversi punti di vista", ha affermato Ceccherini.

Il percorso formativo, che avverrà durante il normale orario scolastico, seguirà un metodo che favorisce il confronto e la discussione: l'obiettivo è responsabilizzare i giovani a essere sempre più cittadini consapevoli in un'era digitale guidata dagli algoritmi e segnata dalla disinformazione. Le lezioni seguiranno un doppio filone, incentrato sia sulla tecnologia (con riferimento all'intelligenza artificiale), sia sul mondo mediatico.

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