Economia

Elkann agli azionisti Exor "Auto elettriche triplicate"

Il presidente: "In Stellantis azionisti singoli più grandi, Ferrari è l'azienda di maggior valore"

Elkann agli azionisti Exor "Auto elettriche triplicate"

Ferrari, l'azienda di maggior valore della galassia Exor; Stellantis, dove la holding della famiglia Agnelli è il più grande azionista singolo con circa il 14% del capitale; Cnh Industrial, che da inizio anno ha in Scott Wine il nuovo ad, mentre la presidente Suzanne Heywood dovrà dividersi nello stesso ruolo anche con Shang Xia, griffe cinese leader nel lusso con Hermès tra i fondatori, sulla quale Exor ha deciso di scommettere per farla diventare primo marchio globale di Pechino nel luxury lifestyle. E sempre nella moda, l'investimento di 541 milioni per acquisire il 24% di Christian Louboutin, maison famosa per la suola rossa delle sue scarpe entrata a far parte dell'immaginario collettivo.

Sono alcuni dei punti che il presidente di Exor, John Elkann, ha evidenziato nell'annuale lettera agli azionisti. E guardando proprio alla Cina e al luxury lifestyle le prospettive sono più che rosee: il mercato totale sotto la Grande Muraglia arriverà infatti a valere 95 miliardi di euro nel 2025 e i suoi consumatori rappresenteranno almeno la metà della spesa totale in questo settore.

Nel ribadire, quasi una replica alle polemiche innescate dalla politica, il peso di Exor in Stellantis, Elkann ha prima ringraziato l'ex ad di Fca, Mike Manley, per il lavoro svolto nel periodo più buio della pandemia, e ha quindi aggiunto che la fusione tra Fca e Psa va nella direzione del modello di consolidamento che lo scomparso Sergio Marchionne aveva raccomandato.

Le ambizioni di Stellantis sono di tutto rispetto. Il gruppo con Carlos Tavares al timone sarà infatti in grado, l'annuncio di Elkann nella sua lettera, «di aumentare significativamente l'attuale gamma di modelli elettrificati: nel 2021, con 11 nuovi modelli ad alto voltaggio, prevediamo di quasi triplicare le nostre vendite globali di veicoli elettrificati, tra elettrici puri e ibridi ricaricabili, da 139mila a 400mila». Nessun accenno, invece, al dialogo tra Cnh Industrial e il gruppo cinese Faw, interessato ai camion di Iveco. È la stessa Faw che ha da poco annunciato un importante investimento nella Motor Valley: oltre 1 miliardo per produrre auto sportive elettrificate. Su Iveco, intanto, si è formato nella maggioranza un asse trasversale che sollecita il governo a intervenire e valutare il ricorso al golden power. Le preoccupazioni riguardano la salvaguardia dei lavoratori e del patrimonio industriale di Iveco; la tutela della produzione di asset utilizzati dal comparto difesa (Iveco Defence non è però argomento dei negoziati, ndr); la verifica che ogni acquirente estero non goda, nel Paese di provenienza, di aiuti di Stato che falserebbero la libera concorrenza. Per Exor e Cnh Industrial si prospetta ora una battaglia tutta politica.

Di ieri, infine, sono i dati delle vendite di auto in Italia a marzo. Il +497,2% non deve trarre in inganno. Il confronto, infatti, è sul mese del 2020 caratterizzato dal lockdow e che aveva segnato un -85,42%.

«Se poi si guarda al dato di questo marzo con quello dell'ultimo mese «normale», il marzo 2019, la crescita sparisce e si registra, anzi, un calo del 12,7%», sottolinea il Centro studi Promotor.

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