Economia

5 giorni per decidere il futuro: Italia nel mirino della tempesta

Dopo l'inatteso declassamento da parte di Fitch, che aveva fatto seguito ad una conferma del rating precedente da parte di Standard & Poor's, si attende ora il verdetto da parte di Moody's e di Dbrs

5 giorni per decidere il futuro: Italia nel mirino della tempesta

Una settimana di fuoco quella che attende l'Italia a partire dal prossimo lunedì, che si avvierà con la parziale riapertura prevista dalla cosiddetta "Fase 2" e con una piccola ripartenza di parte delle attività produttive ed economiche, e si concluderà venerdì 8 col tanto temuto responso da parte delle agenzie di rating Moody's e Dbrs.

Se da un lato ci si augura che la ripresa dell'economia possa avere dei positivi risvolti sui mercati azionari, dall'altra c'è la grande paura di dover assistere ad un ulteriore declassamento che potrebbe far precipitare il Paese verso l'area del Non Investment Grade, noto più comunemente con il nome di junk.

Standard & Poor's, durante lo scorso venerdì 24 aprile, aveva confermato l'outlook negativo, ribadendo il rating BBB a due livelli al di sopra dell'area speculativa. "L'inversione delle riforme e la volatile domanda esterna hanno spinto l'economia italiana alla recessione. Il debito pubblico è in aumento; il debito privato sta diminuendo. Stiamo confermando il rating sul debito sovrano dell'Italia a "BBB/ A-2" con outlook negativo ", aveva dichiarato S&P.

Più dura invece la valutazione di Fitch di martedì 28 aprile (che ha anticipato l'appuntamento inizialmente fissato per il 10 di luglio), con una retrocessione al rating BBB-, solo un gradino sopra il junk. "Il downgrade riflette il significativo impatto del coronavirus sull'economia italiana e sulla posizione di bilancio", aveva sentenziato l'agenzia di rating. Un outlook invece ritenuto stabile per l'attesa reazione positiva agli acquisti della Bce, in grado di allentare i rischi di un rifinanziamento.

Si teme ancora maggiormente il giudizio di Moody's, ovvero l'agenzia che più delle altre si è mostrata critica nei confronti dell' economia italiana: attualmente il rating riconosciuto è un Baa3 (solo un gradino al di sopra del junk) con un outlook stabile. Diverso ancora, invece, il discorso che riguarda Dbrs, l'agenzia tra le 4 maggiori e riconosciute dalla Banca centrale europea meno dura con il nostro Paese: si partirà infatti dal rating BBB+ con outlook stabile.

In attesa dal prossimo lunedì anche i dati sul Pmi manifatturiero dell'Eurozona, dell'Italia, della Germania e della Francia, così come quelli sulle immatricolazioni di auto per il mese di aprile, un trend che non dovrebbe discostarsi molto da quello registrato nello scorso mese di marzo con un calo dell' 85,42% delle vendite (ovviamente motivato in gran parte dalle forti limitazioni sulla mobilità nel periodo del lockdown).

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