L'alta finanza parla ai ragazzi. Nasce così l'Europa del futuro

Al via Young Factor, un dialogo tra giovani e banchieri. Ceccherini: "Costruiamo una generazione che pensa"

L'alta finanza parla ai ragazzi. Nasce così l'Europa del futuro
00:00 00:00

In un momento storico segnato da crescenti tensioni geopolitiche si è aperta ieri a Milano, nella sede di Borsa Italiana, l'edizione 2025 di Young Factor. L'evento, promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani Editori (Opge) in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si conferma come uno dei pochi spazi in Europa in cui il dialogo tra giovani, istituzioni e alta finanza diventa concreto. La kermesse offre a 360 studenti delle scuole secondarie di sei Paesi europei l'opportunità di confrontarsi fino al 19 giugno con sei governatori di banche centrali, il vicepresidente della Bce e alcuni tra i principali protagonisti della finanza italiana.

Ad aprire simbolicamente i lavori è stato il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ribadito quanto sia importante coltivare nei giovani una solida cultura economica e finanziaria per «esercitare una piena cittadinanza». Un messaggio raccolto con convinzione da Andrea Ceccherini, presidente dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori, che da anni guida con determinazione questa iniziativa. «È fondamentale non rinunciare a una conoscenza sempre più approfondita dell'alfabetizzazione economico-finanziaria», ha dichiarato sottolineando che «capire quanto costa ogni scelta e quanto vale ciò che costa è parte integrante delle decisioni che i giovani dovranno assumere sempre di più». Ceccherini ha ribadito con forza che l'obiettivo di Young Factor è «guardare oltre i confini nazionali» per «costruire una generazione europea che sappia pensare con spirito critico, ma anche con senso di responsabilità comune».

Un auspicio condiviso da Antonio Patuelli, presidente dell'Abi, secondo cui «non può esistere un mercato unico senza regole uguali per tutti. Bisogna far crescere l'Europa istituzionale». Sulla stessa linea, Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, ha ricordato che in una fase storica in cui la disuguaglianza cresce e il senso di smarrimento aumenta, soprattutto tra i giovani, l'educazione finanziaria rappresenta un vero e proprio strumento di giustizia sociale. «È necessario ha rilevato che il Paese investa seriamente nelle nuove generazioni, con percorsi formativi di qualità e con un dialogo costante tra scuola, istituzioni e sistema bancario».

Un pensiero rilanciato anche da Giovanni Azzone, presidente di Acri e di Fondazione Cariplo, che ha definito i giovani «una risorsa strategica» per l'intero sistema Paese. Il futuro dell'Europa, quindi, è strettamente connesso a iniziative come Young Factor, che puntano a ridurre il divario tra chi conosce le regole del gioco economico e chi ne subisce gli effetti.

Allargando lo sguardo al contesto internazionale, l'ex presidente della Bce Jean-Claude Trichet ha espresso forti critiche alla politica commerciale del presidente Usa Donald Trump, accusandolo di incoerenza soprattutto sul tema dei dazi.

Una linea ritenuta «sbagliata» anche da Mario Centeno, governatore della banca centrale del Portogallo, che ha messo in guardia l'Europa dal rischio di adottare contromisure avventate. «Rispondere con ritorsioni - ha avvertito - potrebbe portare a un mix pericoloso di minore crescita e maggiore inflazione».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica