Economia

L'industria alimentare italiana alla conquista dell'Expo 2015

Presentato al Mipaf di Roma il padiglione di Federalimentare e Cibus alla kermesse milanese: 6mila metri quadri nei quali, attraverso 15 aree tematice rappresentative di altrettante filiere produttive, si racconteranno mille marchi appartenenti a duecento tra le maggiori imprese del made in Italy alimentare

L'industria alimentare italiana alla conquista dell'Expo 2015

Mille marchi, duecento aziende chiave, 5mila metri quadri. Sono i numeri di «Cibus è Italia», il padiglione della prossima Expo di Milano voluto da Federalimentare, l'associazione confinsustriale composta da oltre 6mila imprese alimentari, e da Fiere di Parma e dedicato all'industria alimentare italiana, presentato a Roma al ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Il padiglione avrà una collocazione strategica, di fronte all'ingresso Est della città espositiva milanese, a pochi metri dal parcheggio pertinenziale dove arriveranno taxi e navette, di fronte al parco della BioDiversità e vicino al Padiglione Italia.
Una struttura tra le più grandi dell'Expo, su due piani e con una terrazza per incontri ed eventi, che testimonia l'impegno di Federalimentare per la kermesse milanese: «Un investimento di 10 milioni di euro fatto per le aziende e dalle aziende che credono in questa grande opportunità, che è prima di tutto partecipazione diretta al più grande evento globale sul food. Qui si presenteranno le più prestigiose produzioni industriali, che non sono solo prodotti, ma sono anche storie di uomini e di idee che hanno dato alla tradizione domestica un respiro internazionale».
Lo scopo immediato è quello di presentare la storia, la tradizione, il saper fare e la bontà dei prodotti alimentari italiani, quello strategico raddoppiare l'export agroalimentare nei prossimi anni. Il peso delle esportazioni sul fatturato dell'alimentare è quasi raddoppiato in 10 anni, passando dal 13 per cento del 2003 al 20 del 2013, per un valore di 33 miliardi di euro, compensando in parte l'effetto della recessione costante dei consumi interni (-14 punti dal 2007, -3 per cento solo nel 2013). «A Expo - ha spiega il ministro Maurizio Martina durante la presentazione - vogliamo rappresentare la grandezza del patrimonio agroalimentare italiano che vanta una storia, una qualità e una ricchezza straordinarie, frutto anche del profonod legame con i territori di tutto il Paese. Il nostro obiettivo è quello di portare all'attenzione di tutto il mondo per l'intera durata dell'esposizione la forza del made in Italy e la sua unicità, così da conquistare ancora maggiori spazi all'espero, sfruttando l'enorme potenziale che abbiamo ancora da esprimere».
Per sei mesi i visitatori potranno fruire di un meraviglioso percorso di edutainment che li accompagnerà «dentro» i prodotti italiani più amati e conosciuti per conoscere la loro storia e i segreti della loro qualità. Contemporaneamente, grazie alla regia di Ice e al know how di Cibus, la più grande fiera alimentare italiana, migliaia di operatori internazionali potranno terminare questo percorso, iniziato nel padiglione, sulla terrazza riservata al business matching con le aziende e quindi nei territori dove saranno ospitati dopo la visita ad Expo.

Il grande padiglione collettivo corporate «Cibus è Italia - Il padiglione Expo Federalimentare», che sarà suddiviso in quindici zone tematiche rappresentative delle filiere e delle eccellenze italiane (da latte e formaggi all'olio passando per dolci e filiera avicola) sarà un punto di riferimento qualificato e corale in una Esposizione Universale che, per la prima volta, tocca il tema della nutrizione del pianeta, raggiungendo un livello d'attenzione mai conseguito prima: 144 Paesi espositori, un record assoluto, 20 milioni di visitatori attesi (12 milioni dall'Italia, 6 milioni dall'estero, rispettivamente 3 milioni dall'Europa e 3 milioni dagli altri continenti, 1 milione dai soli Stati Uniti d'America).

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