Economia

L'inflazione crolla all'1,2% ma sul carrello della spesa arriva una nuova batosta

Barroso avverte: "Recessione alle spalle, ma la crisi non è finita". E l'Istat: "Inflazione mai così alta dal 2009"

Spesa al supermercato
Spesa al supermercato

"La recessione è alle spalle, ma non c’è spazio per il compiacimento". Il presidente della Commissione Josè Manuel Barroso ha invitato il Parlamento europeo a non dire che il Vecchio Continente è "fuori dalla crisi". A preoccupare maggiormente è il tasso sulla disoccupazione che è considerato "ancora troppo alto" per far abbassare la soglia dell'attenzione. "Alle imprese, specialmente alle pmi - spiega Barroso - mancano i mezzi finanziari per investire". In Italia non c'è solo la disoccupazione, che tra i giovani ha raggiunto livelli da record, a destare una forte preoccupazione. Se da una parte la pressione fiscale ha segnato un'altra impennata grazie alle colpe scellerate del governo Letta, dall'altra il prezzo del carrello della spesa, ovvero l’insieme dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, ha subito un ulteriore rincaro. Un connubbio di fattori che sta mettendo in ginocchio i cittadini italiani.

Segnando l livello più basso dal 2009, il tasso d’inflazione medio annuo per il 2013 è pari all’1,2%, in decisa frenata rispetto al 3,0% registrato nel 2012. "Il tasso - si legge nel report - si mantiene anche decisamente più alto della media complessiva dei prezzi al consumo", che si attesta allo 0,7%. Secondo l'Istat, l'aumento dell’aliquota Iva, entrato in vigore all’inizio dello scorso ottobre, ha esercitato sull’inflazione un effetto parziale e modesto. "La dinamica dei prezzi al consumo nel 2013 riflette principalmente gli effetti della debolezza delle pressioni dal lato dei costi, in particolare degli input energetici, e quelli dell’intensa e prolungata contrazione della spesa per consumi delle famiglie", rileva l’Istat spiegando che i prezzi dei prodotti hanno segnato "rallentamenti più o meno marcati nella crescita o diminuzioni in quasi tutti i comparti, anche se permangono elementi di rigidità in quello alimentare e in alcuni comparti dei servizi con una forte componente regolamentata".

Diffondendo i dati definitivi sull’inflazione, gli analisti dell'Istat hanno spiegato che a dicembre il cartello della spesa è salito dello 0,5% rispetto al mese precedente e dell’1,2% su base annua, in accelerazione dal precedente 0,8%. "Le caratteristiche del quadro inflazionistico del 2013 si sono riflesse in un ridimensionamento della crescita dei prezzi dei prodotti acquistati più frequentemente dai consumatori", si legge nello studio secondo cui i prezzi di tali prodotti sono aumentati, nella media del 2013,
dell’1,6% rispetto alla crescita del 4,3% del 2012. L'eredità dello scorso ann oè pari a zero.

"Il calcolo del trascinamento dell’inflazione sul 2014 - spiega l'Istat - registra un valore nullo, dovuto alla marcata attenuazione delle tensioni inflazionistiche nell’anno appena concluso".

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