Tassi in aumento: cosa può accadere ai mutui

Secondo l'associazione di categoria, gli interessi sui prestiti per acquistare casa sono aumentati all'1,43% rispetto all'1,40% di dicembre

Tassi in aumento: cosa può accadere ai mutui

A gennaio i mutui per acquistare casa sono diventati un po’ più cari. Di poco peró. l’aumento, infatti, è quasi impercettibile: il tasso medio applicato dalle banche sui nuovi mutui è salito all’1,43% dall’1,40% di dicembre. A rilevarlo è il rapporto mensile di Abi, che riporta anche i dati sui diversi tipi di prestiti a imprese e famiglie. Le cifre accertate dall’associazione di categoria segnalano un mercato in espansione. Infatti, i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati dell’1,9% a gennaio, mentre i tassi di interesse si mantengono su livelli “particolarmente bassi”.

Il tasso medio sui finanziamenti si è attestato al 2,13%, confermando il dato di dicembre, mentre è diminuito il costo per le imprese, con il tasso sceso all’1,12% di gennaio dall’1,18% del mese precedente. Come detto, ad aumentare sono stati soltanto i mutui. “Questo lieve rialzo registrato dall'Abi sui dati di Bankitalia si rispecchia anche nel nostro Osservatorio, seppure a livelli più bassi della media segnalata dall'Abi”, spiega a QN Nicoletta Papucci di MutuiOnline.it. Rispetto all'associazione dei bancari, infatti, gli interessi registrati dal sito sono più modesti. “In gennaio anche noi abbiamo osservato un leggero aumento del tasso fisso medio all'1,25% dall'1,18% di dicembre, con l'Eurirs in leggera rimonta", commenta Papucci.

Se i mutui a 30 anni sono saliti ai livelli di maggio 2021, quelli a 10 e 20 anni sono quasi tornati al punto in cui si trovavano prima della pandemia. Secondo Papucci, si tratta di un effetto dell’inflazione, anche se ci vorrà ancora un po' di tempo prima di avvicinarsi al tasso medio fisso dell'1,53% registrato nel 2019. Un discorso diverso vale invece per i tassi variabili, stazionari allo 0,76% in media. Insomma, la situazione è ancora piuttosto buona per chi vuole acquistare casa. E la conferma arriva dagli stessi dati dell'Osservatorio di MutuiOnline sul numero di prestiti domandati dalle famiglie per questo scopo. Infatti, a gennaio le richieste di mutuo per comprare la prima casa, che rappresentano il 71,2% del totale, sono aumentate del 36,4% rispetto al primo trimestre del 2021.

Crescono addirittura del 62,9% invece i mutui erogati, soprattutto grazie alle agevolazioni introdotte a giugno dal governo per i giovani. Con questo provvedimento, infatti, lo stato garantisce fino all’80% del prestito contratto per l'acquisto della prima casa da chi ha meno di 36 anni. Si tratta dunque di un sostegno importante per molti giovani.

Infine, nel rapporto dell'Abi si trovano anche le statistiche sulle sofferenze bancarie. E lo scenario è in netto miglioramento.

Infatti, a gennaio il valore dei crediti la cui riscossione è incerta era di 15,1 miliardi di euro, in calo dai 17,6 miliardi di novembre. Una diminuzione del 44,4% rispetto a dicembre 2019, quando le sofferenze erano pari a 27 miliardi, e di addirittura l'83,1% sul record storico di 88,8 miliardi raggiunto nel 2015.

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