Natale, dalla crisi si salva solo il cenone

Niente vacanze per gli italiani: meglio stare a casa e spendere il 10% in più per imbandire la tavola

Natale, dalla crisi si salva solo il cenone

A dispetto della crisi, non sarà un Natale povero sulle tavole degli italiani. Il 94% di loro passerà 24 e 25 dicembre con la propria famiglia e per pranzo e cenone spenderà in media 97 euro a testa, il 10% in più rispetto all'anno scorso. Aumentano però secondo Confesercenti quelli che non festeggeranno affatto: sono il 3% contro l'1% del 2011.

A pagare le spese della minore disponibilità economica saranno però ristoranti e alberghi che vedono dimezzate le prenotazioni rispetto all'anno scorso. Addirittura nessuno andrà all'estero, mentre in 12,4 milioni si metteranno in viaggio verso le mete turistiche che registreranno un giro d'affari di 7,6 miliardi. Si tratta, secondo Federalberghi del 5% in meno rispetto all'anno scorso.

"Abbiamo sicuramente vissuto uno degli anni più difficili della storia moderna del nostro Paese", dice Bernabò Bocca, "con pesanti perdite di fatturato e presenze per le imprese ricettive stimabili in almeno il 10%, una flessione di lavoratori attorno alle 50 mila unità ed un aggravio di tassazione per imprese e consumatori al limite del sopportabile".

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