Nei primi nove mesi del 2013 sono fallite quasi 9mila aziende (8.900), il 6% in più dello stesso periodo del 2012. A lanciare l’allarme è il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, in occasione della 138ma Assemblea di Unioncamere, a Genova. Si tratta, secondo il numero uno di Unioncamere, di "dati da bollettino di guerra che, comprensibilmente, possono gettare nello sconforto. Tanto che sono in molti a credere che l’Italia sia proiettata verso un inevitabile destino di marginalità nel panorama mondiale". Il saldo tra aperture e chiusure di imprese nel terzo trimestre è stato pari a +12.934 unità ed è il più basso della serie degli ultimi dieci anni. A determinarlo 76.942 iscrizioni di nuove imprese (+1.923 rispetto allo stesso trimestre 2012) e 64.008 cessazioni di esistenti (+3.498 unità sull’anno scorso).
Ancora una volta è il mondo artigiano a mostrare le sofferenze più acute: tra luglio e settembre il saldo tra aperture e chiusure di aziende artigiane è stato di 1.845 imprese in meno, il peggiore in assoluto degli ultimi dieci anni, segnalando per il comparto una crisi sempre più profonda.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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