Oggi le nuove previsioni Ue: l'Italia difende il +2% nel 2022

Non è ancora una recessione, ma tutto dice di prepararsi al peggio

Oggi le nuove previsioni Ue: l'Italia difende il +2% nel 2022

Non è ancora una recessione, ma tutto dice di prepararsi al peggio. L'emergenza gas ormai conclamata, la corsa incontrollata dei prezzi e l'esito incerto della guerra in Ucraina affondano le prospettive economiche dell'Eurozona per il 2022 e, soprattutto, per il 2023. Certificando un declino che dall'inizio dell'aggressione russa non conosce sosta. Nelle nuove previsioni economiche d'estate - che saranno presentate oggi dal commissario europeo per gli Affari economici, Paolo Gentiloni - la Commissione Ue si vede costretta a rivedere ancora una volta al ribasso la crescita, limandola, a quanto si apprende, di qualche decimale rispetto al 2,7% stimato a maggio.

Una tendenza generalizzata che non risparmierà l'Italia: il Pil per quest'anno scenderà sotto al 2,4% proiettato a maggio, restando tuttavia sopra, seppur di misura, al 2%. Un taglio per ora lieve che si fa invece molto più drastico per il 2023, quando la crescita nell'area euro dovrebbe calare di circa 1 punto percentuale dal 2,3% preventivato a maggio. Sempre che la situazione non precipiti prima, trascinando tutti o quasi nella recessione. L'aria della vigilia a Bruxelles non lascia presagire nulla di buono per i mesi a venire. Rispetto alle previsioni di maggio, nelle ultime settimane lo scenario è peggiorato: la parità tra euro e dollaro non aiuta a fermare la galoppata dell'inflazione, il gas dalla Russia - complice lo stop al Nord Stream fino al 20 luglio - è sempre meno, e l'incertezza per famiglie e imprese è sempre più forte.

Questo significa che l'economia Ue continuerà, almeno per il momento, a crescere ma a un ritmo molto più lento di quanto immaginato in precedenza. Un ritmo che dipende anche dalla Germania, che stretta tra il caro prezzi e l'emergenza gas, vede la sua produzione industriale (ultimi dati Eurostat) al palo.

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