Economia

Attenti alle penalità sulle pensioni: cosa cambia

Uscire prima dal mondo del lavoro non è molto conveniente, di qualsiasi misura previdenziale parliamo

Attenti alle penalità sulle pensioni: cosa cambia

Andare in pensione con più anni di età significa percepire un assegno più alto. Uscire in anticipo dal mondo del lavoro, quindi, non è molto conveniente dal punto di vista economico, di qualsiasi misura previdenziale parliamo, per due motivi fondamentali: mettersi a riposo prima del tempo significa smettere di pagare i contributi, poi il sistema italiano prevede che abbandonare anticipatamente il lavoro penalizza il cittadino. Sono i coefficienti con cui il montante dei contributi è trasformato in pensione a sortire questo effetto. Questi parametri solitamente si aggiornano ogni tre anni. Per il 2021 saranno in vigore ancora i coefficienti varati nel 2018, i quali, come riporta Orizzonte Scuola, hanno prodotto un calo degli assegni a parità di carriere, contribuzione versata ed età di uscita.

Per capire il livello di incidenza che questi coefficienti hanno, va sottolineato il fatto che più il calcolo della pensione di un lavoratore è basato sul sistema contributivo, più è penalizzante il calcolo del trattamento. Su un calcolo della pensione basato tutto sul ricalcolo contributivo dell’assegno previdenziale, l’incidenza dei coefficienti è totale. Il sistema contributivo di calcolo della pensione è il perno su cui ruota la riforma Dini del 1995. In questo regime, la pensione cui si ha diritto è strettamente collegata alla contribuzione versata nell’arco dell’intera vita lavorativa e non agli stipendi dell’ultimo periodo così come avveniva con il sistema retributivo. L’introduzione del nuovo meccanismo di calcolo era finalizzata al riequilibrio, una volta raggiunto il pieno regime, della spesa previdenziale, arrivata a livelli insostenibili nel periodo antecedente la riforma.

Più anni di carriera di un lavoratore sono contributivi, più penalizzanti sono i coefficienti che si applicano. Il lavoratore che ha almeno 18 anni di carriera con versamento dei contributi, antecedenti il 1996, godrà di un calcolo retributivo e più vantaggioso, per gli anni di carriera fino al 2011.

Ma quali sono per il 2021 i coefficienti in base all’età di uscita? 61 anni, coefficiente 4,657%; 62 anni, coefficiente 4,79%; 63 anni, coefficiente 4,932%; 64 anni, coefficiente 5,083%; 65 anni, coefficiente 5,245%; 66 anni, coefficiente 5,419%; 67 anni, coefficiente 5,604%.

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