"Più donne leader, più cresce l'Italia"

Calderone: "Lavoro femminile come atto di giustizia sociale"

"Più donne leader, più cresce l'Italia"
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"Più donne leader ci sono più cresce l'Italia". Lo ha detto il ministro del Lavoro Marina Calderone (foto) aprendo i lavori del W Leadership Summit 2025 organizzato da Class Editori in partnership con Human Hall, l'hub di inclusione dell'Università degli Studi di Milano. "Il ritardo strutturale rispetto all'occupazione femminile - ha spiegato Calderone - ha ancora ampi riflessi sulla nostra società, nonostante una curva positiva per quanto riguarda l'uguaglianza di genere. É un progresso lento, ma dopo la legge Golfo-Mosca del 2011 la presenza delle donne nei cda è via via cresciuta dal 7% registrato nell'anno di approvazione della norma. Creare le condizioni perché le donne possano lavorare a qualunque livello è prima di tutto un atto di giustizia sociale". Il dibattito ha affrontato temi centrali quali gender pay gap, inclusione aziendale, mentoring e innovazione finanziaria. Nomi di spicco provenienti da diversi settori si sono alternati al microfono: dal mondo della finanza Alessandra Gritti, ceo di Tamburi Investment Partners, e Anna Tavano, head of banking di HSBC Continental Europe; dal fashion Alfonso Dolce, ceo di Dolce & Gabbana; dalle Stem Gaela Bernini, direttrice generale di Fondazione Bracco; dal divario generazionale Assia Grazioli-Venier, fondatrice di Muse Capital e Muse Sport, in collegamento da Los Angeles. "Dalla nostra prospettiva di investitori rileviamo una maggiore performance relativa tra le aziende quotate più virtuose dal punto di vista della governance", ha detto Maria Luisa Gota, responsabile asset management di Intesa Sanpaolo e ceo di Eurizon Capital Sgr.

"Ciò - ha aggiunto Gota - ci incoraggia nel sostenere politiche di equilibrio di genere nell'esercizio del diritto di voto nelle assemblee delle società quotate e nella presentazione delle liste per i candidati di minoranza ai cda delle aziende quotate in Italia".

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