La sospensione del patto di stabilità deciso dalla Commissione europea deve essere accompagnato da altre misure di sostegno economico, come ad esempio l'adozione degli eurobond. È questa, in estrema sintesi, la posizione di Romano Prodi in merito alla discesa in campo dell'Ue per fronteggiare l'emergenza provocata dal nuovo coronavirus.
“Bene la mano tesa da Ursula von der Leyen, con lo stop al patto di stabilità. È un provvidenziale respiro per l'emergenza – scrive Prodi su Il Messaggero - ma è evidente che nella difficile situazione in cui si trova la nostra economia la ripresa italiana potrà partire solo nel quadro di una concreta solidarietà europea di lungo periodo".
In un secondo momento Prodi aggiunge che la “solidarietà europea” deve essere accompagnata dagli eurobond "Questo - sottolinea l'ex premier nonché ex presidente della Commissione- può avvenire unicamente con l'adozione degli eurobond, finora giudicati con sospetto se non apertamente avversati dai Paesi del Nord, a cominciare da Olanda e Germania".
Per l'Italia, insomma, anche se potrà contare sull'aiuto della Francia, "non sarà una battaglia facile" ma "va combattuta". Prodi si trova "dolorosamente" ad ammettere che in questa circostanza "la divergenza degli interessi contingenti è ancora più potente della necessaria condivisione di un futuro comune", anche se lo spettacolo di medici cinesi, americani e cubani "operare in modo congiunto" è un "messaggio di solidarietà".
Già nei giorni scorsi l'ex premier aveva accennato all'esigenza di ricorrere ai famigerati eurobond. Su Il Mattino Prodi ha scritto che la ripresa italiana "potrà partire solo nel quadro di una concreta solidarietà europea di lungo periodo" e con l'adozione degli Eurobond. Insomma, anche per il Professore il bazooka della Banca centrale europea, da solo, non è sufficiente.
Che cosa sono gli eurobond
Ma che cosa sono, nel dettaglio, questi famigerati eurobond? Di eurobond se ne parla da tempo, da prima dell'entrata in vigore dell'euro. Come spiega l'agenzia Agi, si tratta di obbligazioni europee, strumenti di finanziamento comune. Se oggi ogni paese si finanzia con l'emissione di titoli di stato, facendo debito sul quale paga gli interessi nel caso degli eurobond ci sarebbe un debito comune dell'Eurozona.
Oggi, come nel 2011, l'Italia deve pagare tassi di interesse notevoli su queste emissioni perché il paese ha un alto debito pubblico e quindi deve offrire un premio più alto rispetto a quei paesi che hanno conti pubblici in ordine. Ogni stato garantisce per sé della tenuta e della solidità della propria economia e della capacità di ridare i soldi a chi li presta.
L'idea degli eurobond, dunque, è quella di emettere titoli di Stato garantiti da tutti i paesi che fanno parte dell'eurozona. Questo vuol dire, rischi minori e interessi più bassi.
Inoltre, in questo modo si verrebbe a creare un mercato gigantesco dei titoli europei, meno attaccabile dalla speculazione, fenomeno invece molto presente nei confronti dei bond dei singoli paesi in particolare quelli con un debito alto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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