«Nel 2022 abbiamo conseguito solidi risultati finanziari che ci hanno distinto dai nostri concorrenti con una combinazione di scala e crescita a due cifre. Stellantis è tra i primi 3 nel settore in cui operiamo per ricavi e margini. E abbiamo raggiunto il primo posto in termini di utile operativo assoluto: 23,2 miliardi di euro». Il presidente John Elkann ha aperto l'assemblea generale degli azionisti, ricordando i dati del gruppo nell'ultimo esercizio, per evidenziare subito dopo che quella ad Amsterdam è la prima assise in presenza dalla nascita del nuovo colosso automobilistico e dei servizi alla mobilità. Quindi, l'elogio all'ad Carlos Tavares e alla squadra tutta: «Sono orgoglioso del modo in cui hanno ottenuto grandi risultati, gestendo la turbolenza con creatività e resilienza».
Concetto, quello sulla resilienza, che Tavares ha immediatamente ripreso, legandolo alla società di cui è al volante. «Che Stellantis sia una realtà molto resiliente ha sottolineato lo dimostra il fatto che continuiamo a sviluppare nuovi business, tutto orientati alla crescita». Per poi precisare che «il nostro gruppo non sta portando avanti una strategia di riduzione delle attività (il riferimento riguarda le uscite incentivate del personale, ndr); Stellantis è un costruttore globale con un profittevole piano di crescita che prosegue rapidamente nello sviluppo di nuove tecnologie che ci porteranno alla neutralità carbonica nel 2038». L'ulteriore puntualizzazione di Elkann: «E questo obiettivo lo raggiungeremo prima di tutti i nostri concorrenti. Un altro elemento chiave del lavoro di decarbonizzazione è la nostra leadership nei veicoli elettrici a batteria, dove abbiamo registrato un aumento del 41% delle vendite globali, anno su anno, in Europa. Sono molto orgoglioso che tali principi e risultati record abbiano premiato tutti i nostri dipendenti con una retribuzione variabile aggiuntiva di 2 miliardi in tutto il mondo, ovvero oltre il 10% in più rispetto all'anno precedente».
Da parte sua, l'assemblea annuale generale degli azionisti di Stellantis ha approvato tutti i punti all'ordine del giorno: dividendo, politica di remunerazione, nomina di Benoit Ribadeau-Dumas nel board al posto di Andrea Agnelli. In particolare, la proposta di dividendo, pari a 4,2 miliardi (1,34 euro per azione) ha ricevuto l'ok con il 99,99% dei voti; quella sul «Remuneration Report 2022», escluse voci pre-fusione, è passata con l'80,43%; quella sull'emendamento della politica di remunerazione per i membri del consiglio con il 93,447%; e quella relativa a Ribadeau-Dumas (81,14%). Era presente o rappresentato all'assemblea il 70,79% del capitale del gruppo.
Il presidente Elkann si è soffermato sulla politica di remunerazione nel gruppo: «Il voto ampiamente positivo di tutti i nostri azionisti, compresi quelli di riferimento, le famiglie fondatrici, i rappresentanti dei dipendenti, gli investitori istituzionali e retail, riflette l'adesione al principio di una cultura meritocratica, nonché la convinzione di premiare la performance in base al raggiungimento di obiettivi ambiziosi, sia finanziari sia essi collegati all'Esg». Da Tavares anche un aggiornamento in tema di sinergie nette all'interno del gruppo.
«Stellantis - il punto dell'ad - ha già raggiunto un livello molto gratificante pari a 7,1 miliardi, molto superiore all'impegno assunto quando è stata decisa la fusione. La società è andata molto oltre gli impegni assunti perché c'é un forte contributo dal basso verso l'alto da parte delle nostre persone».
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