Telecom ai minimi da 10 anni

Pesante il comparto assicurativo

Martedì nero per la Borsa di Milano, che ha chiuso la giornata posizionandosi tra le peggiori piazze finanziarie del Vecchio Continente, rispedendo così gli indici sui livelli del settembre 2004. Il listino milanese ha visto il Mibtel perdere il 2,55% a 20.836 punti, dando addio alla soglia psicologica dei 21mila punti sotto la quale non scendeva dal 2004, e lo S&P/Mib il 2,54% a 27.044 punti. Hanno perso quota tutti i maggiori titoli a maggiore capitalizzazione, mentre tra le poche eccezioni in territorio positivo si sono viste la Banca Popolare di Milano (+2%) e Mediaset (+0,57%). Affondano le banche: UniCredit (-3,94), Mps (-3,7%), Intesa Sanpaolo (-3,34%) e Banca Italease (-4,67% ). Pesante il comparto assicurativo con Generali (-1,43%), Alleanza (-2,76%) e Fondiaria Sai (-1,8%). Non ha fatto meglio il settore dell’energia, con i prezzi in calo del petrolio a New York. Tra i petroliferi Eni ha ceduto l’1,91% ed Erg il 5,5%, mentre tra gli operatori del settore hanno perso quota Enel (-1,86%), A2A (-2%) ed Edison (-1,58% ). In forte calo poi Telecom Italia (-4,26%). Il titolo è ai minimi dal 1998 e il mercato che si interroga sui risultati dei conti semestrali. Pesante anche Fiat (-2,58%). Ma la giornata è stata nera per tutte le Borse europee: i 600 maggiori titoli quotati sui listini del Vecchio continente hanno bruciato 140 miliardi. Il Ftse-100 di Londra ha chiuso la seduta in ribasso del 2,42% a 5.171,90 punti.

Chiusura negativa anche per il Dax di Francoforte, che ha archiviato la seduta in calo dell’1,91% a 6.081,70 punti. A Parigi il Cac-40 ha registrato un calo dell’1,96%: l’indice della Borsa parigina ha terminato le contrattazioni a quota 4.061,15.

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