Cronache

Enna, viaggi a luci rosse con i fondi per la scuola: arrestati due ex dirigenti

Un preside e un ex direttore amministrativo sono stati arrestati per essersi appropriati di 300mila euro di fondi della scuola. I soldi venivano spesi in viaggi hard e donne

Enna, viaggi a luci rosse 
con i fondi per la scuola: 
arrestati due ex dirigenti

Enna - Un preside e un ex direttore amministrativo sono stati arrestati per essersi appropriati di 300mila euro di fondi della scuola, spesi soprattutto in viaggi e donne. Ai domiciliari sono finiti Giovanni Scollo, dirigente scolastico dell’Istituto per geometri "Leonardo da Vinci" di Piazza Armerina, e Giovanni Delle Cave che ha svolto il ruolo di direttore amministrativo della scuola. Ad arrestarli sono stati gli uomini della Squadra mobile di Enna dopo un anno di indagini.

Falsificata la contabilità della scuola In circa dieci anni i due, che hanno 57 e 56 anni, falsificando la contabilità della scuola si sono appropriati di una somma ragguardevole, che sarebbe stata quasi interamente destinata a viaggi in Romania dove i due amavano frequentare club a luci rosse e mercenarie del sesso. In questi anni, emettendo falsi mandati di pagamento relativi al pagamento di tasse, utenze, forniture e spese inesistenti, con la conseguente falsificazione dei documenti contabili, hanno prosciugato le casse della scuola e tutti i contributi a essa destinati. Le accuse a loro carico sono peculato e falso commesso da pubblico ufficiale in atto pubblico. Le indagini sono scattate nell’aprile del 2010, quando Delle Cave viene coinvolto in un incidente stradale gravissimo. L’uomo viene ricoverato in prognosi riservata, ma gli agenti della Polizia stradale intervenuti, trovano una lettera nella quale Dalle Cave elenca un sfilza di appropriazioni dalle casse della scuola, fatte da lui stesso e dal preside Scollo. L’uomo si riprende e, non appena le sue condizioni lo consentono, viene interrogato sui contenuti di quella lettera.

Interrogato l'ex direttore L’ex direttore amministrativo è un fiume in piena e, con la presenza di un legale, in più interrogatori ricostruisce non solo la dinamica delle appropriazioni, ma anche uno scenario fatto di minacce e intimidazioni. Secondo la sua versione dei fatti, un mese prima dell’incidente Scollo lo aveva costretto a firmare una lettera nella quale confessava di essere l’unico responsabile degli ammanchi e per questo motivo il dirigente scolastico deve rispondere anche di estorsione. Dalle Cave invece è accusato di minacce aggravate ai danni di alcuni insegnanti del "Leonardo da Vinci". In una occasione avrebbe usato anche un’arma insolita il "nunchaku", arma tradizionale asiatica composta da due mazze legate da una catena. Giovanni Scollo non ha esitato a manomettere il proprio passaporto quando ha capito che il direttore amministrativo aveva vuotato il sacco agli uomini della Squadra mobile di Enna e al sostituto procuratore Marco Di Mauro. Ha pensato di eliminare le tracce dei viaggi all’estero e in particolare quelli in Romania. Molti di quei viaggi Scollo e Delle Cave li facevano insieme. L’esame ai raggi ultravioletti nei laboratori della Polizia scientifica ha però rivelato timbri e visti. La comparazione con quelli di Dalle Cave ha confermato che le date delle ’gite di piacerè, coincidevano sui due passaporti. È stato accertato che le sottrazioni di somme dai fondi della scuola avvenivano in coincidenza con i viaggi all’estero.

Altre conferme sono arrivate dalla documentazione bancaria dei due indagati e da diverse foto e immagini che li riprendono in locali notturni in Romania e in compagnia di procaci artiste e ballerine.

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