Giustizia è fatta, almeno a sentire i famigliari di Pippa Bacca, lartista milanese violentata e uccisa in Turchia il 31 marzo 2008. Il suo carnefice, Murat Karatash, è stato condannato ieri allergastolo in modo definitivo dalla Corte dassise di Kocaeli, cittadina a 100 chilometri dalla capitale Istanbul. Pochi gli sconti di pena previsti dal sistema giudiziario turco: lassassino dovrà così farsi almeno 40 anni in gattabuia. «È una sentenza severa, ma giusta - dice Elena Manzoni, madre di Pippa e sorella del famoso artista Piero -. In Italia non lo avrebbero mai condannato allergastolo, sono soddisfatta della giustizia turca».
Pippa Bacca, nome darte di Giuseppina Pasqualino, si trovava in Turchia per una performance itinerante in abito da sposa. La poverina voleva raggiungere Israele in autostop con unamica per dare un messaggio damore e pace. Il viaggio è terminato con lincontro fatale con Karatash.
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