Cronaca locale

«Errori progettuali in periferia, il vero dramma è la prostituzione»

Ferrari: «Si intervenga sui minorenni che si vendono in piazza Trento»

Far risorgere anche l’area più disagiata della Zona 5, quella che si sente abbandonata e che vive quotidianamente il confronto con i Navigli su cui - per ovvie ragioni - sono puntati i riflettori. È uno dei principali obiettivi che ha in cantiere Giovanni Ferrari, neopresidente di zona, che conta sul nuovo contratto di quartiere per far rinascere l’area. «Il 40 delle case ristrutturate: un piano che è già partito» e che Ferrari intende portare a compimento col massimo del risultato, per dare un nuovo volto anche a Gratosoglio e ai dintorni di via dei Missaglia, che «risentono di un errore progettuale iniziale intrascurabile». E poi avvicinare al centro chi vuole trovare svago nel cuore della città, cercando di snellire il flusso delle automobili. «L’apertura della metropolitana in piazzale Abbiategrasso ha risolto molti problemi di isolamento e la metrotranvia che da Rozzano porta in centro ha smorzato il traffico veicolare. Sono questi gli interventi da fare».
Ma gli svaghi? L’unica soluzione è avvicinarsi al centro per trovarli?
«Il problema è che anche gli svaghi che ci sono finiscono per generare altri problemi. Il bivacco dei ragazzi che amano bere abbondantemente e che fanno della strada un luogo di degrado in cui lasciare bottiglie vuote e fare i bisogni è una questione di “educazione”, intesa come sensibilità delle persone al bene comune, che manca ma va ripristinata».
Cosa intendete fare?
«Operiamo quotidianamente anche in collaborazione col commissariato di zona e i vigili di quartiere. La sinergia con loro è fondamentale».
E la prostituzione?
«Quello è il problema più grave, secondo me, soprattutto in piazzale Trento. Su questo fronte stiamo sollecitando il Comune della cui collaborazione non possiamo fare a meno in queste circostanze».
Perché le aree verdi chiudono così presto?
«Cerchiamo di conciliare la fruizione della aree verdi con l’esigenza di sicurezza degli abitanti della zona. Dobbiamo fronteggiare il vandalismo notturno e lo spaccio. E gli abitanti dell’area sono soddisfatti della chiusura in notturna, perché i servizi si concentrano di giorno, quando il parco è utilizzato da bambini e nonni che li accompagnano».
Veniamo ai Navigli. Sono diventati il nuovo parco divertimenti milanese ai danni dei residenti?
«La chiusura alle 2 ci va bene.

Non saremo inflessibili: se i locali trattengono persone all’interno potrebbe andare purché le strade restino tranquille a tarda notte».

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