Ultimatum dei maoisti: 36 ore per le richieste o Bosusco sarà ucciso

In un messaggio audio, i maoisti hanno definito i negoziati "una farsa" e hanno lanciato un ultimatum al governo dello stato indiano dell'Orissa: "Se non verranno accolte le nostre richieste, ci sarà un passo estremo"

Ultimatum dei maoisti: 36 ore per le richieste o Bosusco sarà ucciso

Si complica la trattativa per il rilascio di Paolo Bosusco. I maoisti che hanno sequestrato l'ostaggio italiano lanciano un ultimatum al governo dello stato indiano dell'Orissa: "Se non verranno accolte le nostre richieste, ci sarà un passo estremo".

In un messaggio audio, il leader del gruppo Sabyasachi Panda ha definito i negoziati "una farsa" e ha fissato un nuovo ultimatum che scadrà martedì prossimo, data entro la quale il governo dovrà accogliere le richieste che comprendono, tra la altre cose, il rilascio di alcuni prigionieri che secondo il leader maoista sono stati accusati a torto.

La risposta di Panda è giunta dopo che il chief minister dell’Orissa Naveen Patnaik ha presentato ieri un elenco di 27 persone (quattro riguardanti le richieste dei rapitori di Bosusco e 23 quelli di un deputato tribale) di cui il governo avrebbe "facilitato" l’uscita dal carcere.

Il vento negativo per l’ostaggio italiano si era percepito già in mattinata a Bhubaneswar quando si erano riuniti nuovamente i negoziatori del governo locale (guidati dal numero due del Dipartimento dell’Interno, UN Behera) e quelli designati dai maoisti, B.D. Sharma e Dandapani Mohanty.

Questi ultimi avevano dichiarato

al termine del round negoziale: "Siamo incapaci di comprendere il verbo "facilitare", perché può anche non voler dire nulla. Il governo dovrebbe chiarire in che modo faciliterà il rilascio".

 

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