Europa League La Roma pesca bene: belgi o bielorussi

L’urna di Nyon regala alla Roma un turno europeo semplice. Il primo avversario dei giallorossi nell’Europa League uscirà fuori dalla sfida fra i bielorussi del Naftan e i belgi del Gand. Un buon test in attesa del calcio vero che verrà. Per la cronaca la gara d’andata, giocata a Navapolatsk, è stata vinta dagli ex russi (2 a 1) con reti di Degterev, Maric e gol avversario griffata da Maric in chiusura di match, mentre va sottolineato che il ritorno si disputerà il 23 luglio.
Svelato il secondo arcano più atteso dalla popolazione romanista (il primo resta sempre legato all’ormai rinviato passaggio di proprietà del club), ci si accorge che i battenti del Bernardini sono chiusi, visto che Spalletti al rientro da Riscone di Brunico ha concesso tre giorni di rompete le righe alla truppa.
Così le attenzioni si concentrano inevitabilmente sul mercato (ammesso e non concesso si possa parlare di campagna acquisti per un sodalizio che non può tesserare, a meno che prima non venda) e del benedetto supermanager che monitorerà le questioni finanziarie e che dovrà gestire la fase di transizione che porterà alla cessione degli asset di Italpetroli a chiusura di una partita debitoria con la famiglia Sensi che Unicredit ha ereditato dalla fusione con Capitalia. Bocche cucite sul nome, da tre settimane si attende una fumata bianca che non arriva mai. Del mercato scrivevamo. Assodato che elementi tipo Torres e Drogba non sono alla portata del portafoglio giallorosso, la Roma farà l’impossibile per accaparrarsi gli svincolati Cruz e Schevchenko, gli scarti dalle milanesi. Dovranno però accontentarsi del convento di Trigoria, che offre l’oro per lo meno la metà di quel che percepivano alle pendici del Duomo. Difficile scendere a compromessi con il sudamericano (che ha più mercato), più semplice convincere l’ucraino, che altrimenti rischia di lasciare l’Italia e di tornare in patria se non si adegua al salary cup romanista.
Il difensore Lucchini è un obiettivo, altrettanto Canini; ma se per il primo basta un gruzzoletto, per il cagliaritano il datore di lavoro degli isolani, Massimo Cellino, chiede cifre da premio del Superenalotto. Così ci si rende conto che vivere alla giornata sperando nell’occasione fortunata diventa prerogativa necessaria per non far figuracce. Questione portieri, Rubinho e Sorrentino sono legati da un sottile filo rosso: il Genoa lascerebbe andare il primo per tesserare il clivense. Ma a sua volta vuole soldi (tanti) per il portiere brasiliano, mentre va aggiunto che a queste condizioni economiche anche l’estremo difensore del Chievo rappresenta una sorta di utopia per la Roma. Rischia invece di partire Vucinic, nonostante le dichiarazione d’amore rilasciate in Valpusteria.

Il Chelsea, che cerca buoni panchinari, offre 23 milioni, difficile resistere all'assalto dei londinesi, I «danè» servono per non affondare.
Si riprende lunedì, in programma una doppia seduta di allenamento. A Trigoria farà molto caldo.

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