Europa

Acca Larentia, per attaccare Meloni la sinistra porta il caso in Europa

Il 16 gennaio prossimo a Strasburgo si discuterà di "rinascita del neofascismo in Europa". Voluto da socialisti e verdi, il dibattito si preannuncia un pretesto per attaccare il governo Meloni

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Se prima c'erano dubbi, ora sono venuti meno anche quelli: le polemiche sulle commemorazioni di Acca Larentia si sono rivelate un pretesto bello e buono per attaccare senza motivo Giorgia Meloni. La sinistra ha infatti usato l'indignazione a orologeria (stranamente mancata in passato, quando pure c'erano state analoghe manifestazioni estremiste) per indebolire l'esecutivo con accostamenti impropri e deliri sul ritorno del fascismo. E ora il tiro al bersaglio è pronto a spostarsi in Europa, dove i progressisti si preparano a recitare la filastrocca dell'onda nera in agguato.

Come richiesto dal gruppo dei Socialisti e Democratici, infatti, martedì 16 gennaio prossimo alla plenaria dell'Europarlamento si terrà un dibattito dal titolo emblematico: "Lotta contro la rinascita del neofascismo in Europa, anche sulla base del corteo svoltosi a Roma il 7 gennaio". L'inserimento in agenda della discussione è stata votata nelle scorse ore con il sostegno di Sinistra Ue, Verdi, S&D e Renew Europe. Il Ppe non si è schierato mentre Id e Ecr si sono detti contrari. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, è la prima volta che la commemorazione della strage di via Acca Larenzia viene menzionata esplicitamente nel titolo di un dibattito al Parlamento Europeo. E questo la dice lunga sul carattere strumentale dell'iniziativa.

Anche in passato, infatti, la commemorazione della strage era stata caratterizzata dalle poco edificanti (e anzi deprecabili) manifestazioni nostalgiche di alcuni estremisti; era accaduto pure durante i governi di sinistra e anzi, nel 2018 con Paolo Gentiloni premier si era registrato un record di presenze (oltre tremila, come ricordato nei giorni scorsi dal ministro Piantedosi). Ma in quel caso nessuno si era stracciato le vesti, né aveva deciso di portare la questione tra i banchi dell'Europarlamento. In quell'occasione, l'Italia non era probabilmente considerata a rischio fascismo o forse, a voler essere maliziosi, non c'era alcun interesse a mettere in risalto quel raduno che oggi fa tanto indignare.

Così, alla vigilia del dibattito previsto in Europa, è Fratelli d'Italia a contestare il tentativo di strumentalizzazione politica su Acca Larentia. "Ancora una volta la sinistra, non avendo più nessuno che li segue in Italia, prova a portare a Strasburgo l’ennesima squallida polemica contro Giorgia Meloni", ha lamentato il capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. E ancora, riferendosi ai politici di sinistra, ha aggiunto: "Sulle commemorazioni di Acca Larentia non hanno mai aperto bocca quando al Governo c’erano loro, adesso è diventata l’occasione per dipingere in Europa un 'pericolo fascismo' che in Italia semplicemente non esiste. E nel frattempo non aprono mai bocca quando a manifestare - sfasciando le città - sono anarchici e centri sociali".

Intanto, mentre a Strasburgo ci si appresta a gettare ombre pretestuose sul nostro Paese, si perde ancora una volta l'occasione per parlare di una strage - quella di Acca Larentia, appunto - ancora oggi impunita.

Considerata da molti benpensanti indegna d'essere ricordata.

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