Dazi, Meloni: "Accordo non vincolante, c'è ancora da battersi"

Da Addis Abeba, Giorgia Meloni ha fatto il punto sull'attuale situazione dell'accordo Ue-Usa sui dazi, sottolineando che bisogna ancora "lavorare per definire tutti i dettagli"

Dazi, Meloni: "Accordo non vincolante, c'è ancora da battersi"
00:00 00:00

Prima del vertice Onu di Addis Abeba, Giorgia Meloni si è fermata a parlare con i cronisti, incalzata ancora una volta sul tema dei dazi. Nel tardo pomeriggio di ieri, Ursula von der Leyen e Donald Trump hanno raggiunto un accordo su una tassazione reciproca del 15%, non certo la soluzione ideale ma comunque un punto di partenza e un miglioramento rispetto a quanto aveva stabilito il precedenza il presidente Usa. "L'Italia e l'Europa adesso devono sedersi, devono valutare, lavorare per definire tutti i dettagli, continuare a lavorare per ottenere un accordo che sia il migliore possibile, poi sedersi e interrogarsi su come si faccia a sostenere eventuali settori che dovrebbero essere particolarmente colpiti, questo a livello nazionale", ha dichiarato il presidente del Consiglio italiano.

"Credo che anche il livello europeo sia importante, non tanto e non solo in termini di aiuti verso quei settori che possono avere maggiori difficoltà, ma anche rispetto a quello che noi possiamo fare per noi stessi: il tema delle semplificazioni, del mercato unico", ha aggiunto il premier. "C'è tutto un lavoro su cui l'Unione europea non può più perdere tempo, bisogna accelerare e cercare di compensare quelli che possono essere i possibili limiti". "Ovviamente bisogna andare nei dettagli e per andare nei dettagli intendo essere certi – ma mi pare che su questo la presidente della Commissione europea sia stata chiara – che all'interno del 15% ci siano alcuni settori che erano particolarmente sensibili", ha proseguito il premier, riferendosi al fatto che dai dazi sono stati esclusi settori chiave come farmaceutica e auto. Nei prossimi giorni sarà necessario "verificare quali sono le possibili esenzioni, particolarmente su alcuni prodotti agricoli, quindi ci sono una serie di elementi che mancano. Così come io non so esattamente a che cosa ci si riferisca quando si parla di investimenti, acquisto di gas e compagnia, questo non sono in grado di valutarlo finché non ho i dati chiari".

Dopo la firma con Trump, ha aggiunto Meloni, non ha ancora sentito von der Leyen e non ha avuto modo di valutare i margini dell'accordo che, ha sottolineato, è "giuridicamente non vincolante, di massima, quindi nei dettagli, su alcune cose bisogna ancora andare, quindi c'è ancora da battersi".

La base dei dazi al 15%, ha spiegato, "se ricomprende i dazi precedenti, che di media erano intorno al 5% - 4,8% - differentemente da quello che prevedeva il possibile accordo al 10% che sommava i dazi precedenti, secondo me è una base sostenibile. Dopodiché bisogna andare nei dettagli". Nei prossimi giorni si avranno probabilmente più dati e informazioni per capire l'accordo ma, intanto, è stata fermata l'introduzione dei dazi al 30%.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica