
Polemiche all'interno dell'Aula del Parlamento europeo di Strasburgo dopo la mancata autorizzazione a svolgere un minuto di silenzio per commemorare Charlie Kirk, il giovane attivista conservatore statunitense assassinato in Utah. Durante la seduta plenaria, infatti, la presidenza dell'Eurocamera ha deciso di respingere la richiesta di osservare un minuto di silenzio in memoria dell'uomo, avanzata dagli eurodeputati dei gruppi Conservatori, Patrioti ed ESN.
La vicepresidente di turno dell'Europarlamento, Katarina Barley, ha spiegato che la concessione di minuti di silenzio è una "prerogativa della presidenza", che in questo caso ha deciso di non autorizzare il ricordo funebre. In segno di protesta i parlamentari Ue di destra hanno scelto di inscenare una plateale dimostrazione nell'emiciclo: dopo avere osservato un minuto di silenzio durante il voto, tali rappresentanti hanno battuto le mani sugli scranni per diversi secondi per manifestare pubblicamente il proprio dissenso.
Charlie Kirk, fondatore di Turning Point USA e figura di spicco del mondo conservatore americano, è stato vittima di un attentato mortale mercoledì 10 settembre durante un evento universitario in Utah. La sua uccisione ha scosso il mondo politico internazionale e acceso un acceso dibattito sul ruolo delle istituzioni europee nel (non) riconoscere tale tragedia.
Tra i primi a denunciare questo increscioso è stato Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento europeo, il quale ha definito l'episodio "una brutta pagina per le istituzioni europee". Il vicepresidente del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei, a proposito del mancato rispetto verso Kirk, ha voluto sottolineare come in passato siano stati concessi minuti di silenzio per casi simili: per esempio, nel 2020, in ricordo di George Floyd. "Presunti motivi procedurali dovrebbero lasciare il campo in momenti gravi come questi. Ed è grave il doppio standard: in passato, infatti, la presidenza del Parlamento europeo ha concesso minuti di silenzio in situazioni analoghe, come avvenne nel 2020 in ricordo di George Floyd".
Secondo Fidanza sono stati "ancora più scioccanti sono stati gli applausi arrivati dalla sinistra al momento dell'annuncio della presidenza, come se la morte di Kirk e il suo mancato ricordo potessero essere motivo di compiacimento. È un fatto indegno, che mostra il volto disumano e ideologizzato di una certa sinistra europea.
Hanno perso il senso della misura e soprattutto quello dell'umanità - ha concluso -. È evidente che per alcuni il rispetto tanto predicato vale solo quando le vittime appartengono a una certa parte politica".