L'annuncio dei leader Ue: "Ok a revisione norme su stop a benzina e diesel"

I Ventisette aprono alla revisione dello stop ai motori termici dal 2035. I leader sostengono la proposta della Commissione di valutare anche e-fuel e biocarburanti, spinta da Germania e Italia, nel percorso green

L'annuncio dei leader Ue: "Ok a revisione norme su stop a benzina e diesel"
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Brutte notizie per il dogma green. I leader dell’Unione europea hanno espresso sostegno all’intenzione della Commissione europea di procedere entro la fine dell’anno alla revisione del regolamento sulle emissioni di CO₂ per il settore automobilistico, che prevede lo stop alla vendita di nuovi veicoli a benzina e diesel dal 2035. Nelle conclusioni del vertice Ue dedicate alla competitività, i ventisette hanno affermato di accogliere “con favore l’intenzione della Commissione europea di portare avanti la revisione” e hanno sollecitato “la rapida presentazione della proposta tenendo conto della neutralità tecnologica”.

La revisione della normativa sullo stop ai motori termici era stata annunciata dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen in una lettera inviata lunedì ai leader europei in vista del vertice. Nel testo, la presidente aveva evidenziato la volontà di “accelerare la revisione del regolamento entro la fine di quest’anno”, spiegando che Bruxelles sta “valutando il ruolo dei carburanti a zero e basse emissioni nella transizione verso un trasporto su strada a zero emissioni oltre il 2030”. Accanto agli e-fuel, sostenuti dalla Germania, von der Leyen ha menzionato per la prima volta anche “i biocarburanti avanzati”, proposti con forza dall’Italia, tra le soluzioni che la Commissione intende esaminare nell’ambito del percorso di transizione ecologica del comparto automobilistico europeo.

Nel documento finale del Consiglio europeo, i leader hanno sottolineato inoltre la necessità di introdurre una “clausola di revisione” per l’obiettivo climatico al 2040. I ventisette hanno invitato la Commissione a “sviluppare ulteriormente le condizioni necessarie per sostenere l’industria e i cittadini europei nel raggiungimento dell’obiettivo” e hanno dichiarato di “aspettarsi che la Commissione e i co-legislatori portino avanti tempestivamente i lavori” sul tema.

Nel definire il “target climatico al 2040”, i capi di Stato e di governo hanno raccomandato che l’esecutivo guidato dalla von der Leyen tenga conto “del contributo della rimozione del carbonio allo sforzo complessivo di riduzione delle emissioni” e dei “crediti internazionali del carbonio alta qualità”. Nelle conclusioni è stata ribadita infine “l’importanza di contribuire allo sforzo globale di riduzione delle emissioni in modo ambizioso ed efficiente in termini di costi, in particolare definendo un livello adeguato di crediti internazionali di alta qualità”.

Il Consiglio europeo ha inoltre chiesto "un urgente intensificare gli sforzi per garantire l'approvvigionamento di energia pulita e a prezzi accessibili e costruire un'autentica Unione dell'energia entro il 2030, anche avvalendosi della nuova task force per l'Unione dell'energia".

"Ciò richiederà un'elettrificazione ambiziosa, utilizzando tutte le soluzioni a zero emissioni nette e a basse emissioni di carbonio, nonché investimenti in reti, stoccaggio e interconnessioni a livello nazionale e dell'Ue" si legge ancora: "Alla luce dell'impatto negativo degli elevati prezzi dell'energia sulla competitività globale delle industrie europee, sull'autonomia strategica dell'Unione e sulle famiglie europee, il Consiglio europeo invita la Commissione ad accelerare i lavori volti a ridurre i prezzi dell'energia e a sostenere la produzione di energia sostenibile nell'Unione". E ancora: "In tale contesto, il Consiglio europeo accoglie con favore l'intenzione della Commissione di presentare quanto prima proposte pertinenti".

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