Europa

"L’opinione pubblica tedesca ne è consapevole?". Musk a gamba tesa su Berlino per le Ong

L'ipocrisia tedesca smascherata anche da Elon Musk che attacca Berlino e diffonde la notizia dei finanziamenti alle Ong che sbarcano in Italia

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Nel braccio di ferro tra Germania e Italia sul finanziamento dei primi alle Ong che sbarcano i migranti in mare è entrato a gamba tesa anche Elon Musk. In queste ore il tema è salito alla ribalta a livello internazionale smascherando l'ipocrisia tedesca che, se da un lato professa l'accoglienza universale per i migranti, dall'altro chiude i confini e paga le Ong per portare gli irregolari in Italia. Giorgia Meloni, intervenendo da La Valletta, è stata molto chiara: "Non si può fare solidarietà con i confini degli altri". Nel 2023 saranno 2 i milioni che la Germania verserà nelle tasche delle Ong dei migranti e mentre l'Italia aspetta spiegazioni da Berlino su questo comportamento, Roma in Europa propone un nuovo emendamento per il patto europeo: "Il Paese responsabile dell'accoglienza dei migranti che vengono trasportati sulla nave di una Ong è quello della bandiera della nave".

In questa discussione, Elon Musk si è schierato al fianco dell'Italia con un messaggio molto chiaro, che parte dalla condivisione di un video in cui vengono mostrate alcune immagini di interventi di Ong in mare. "L’opinione pubblica tedesca ne è consapevole?", scrive il proprietario di X, ex Twitter, a commento di un altro tweet: "Attualmente sono 8 le navi di ONG tedesche nel Mar Mediterraneo che raccolgono immigrati clandestini da sbarcare in Italia. Queste Ong sono sovvenzionate dal governo tedesco". A Musk ha replicato il ministro degli Esteri tedesco: "Sì, e si chiama salvare vite".

Lo stesso ha ancora avuto tempo di rispondere alle obiezioni in tal senso mosse sia da Giorgia Meloni che da Antonio Tajani, Matteo Piantedosi e Matteo Salvini. Il governo italiano attende risposte che siano sensate a questi interventi della Germania, che per coerenza dovrebbe accogliere tutti i migranti che le Ong battenti bandiera tedesca raccolgono in mare. Invece no: paga le organizzazioni non governative per portarli in Italia e nel frattempo si tira fuori dal patto di Dublino, quindi rifiuta la redistribuzione dei richiedenti asilo. È facile immaginare quali siano le ragioni che muovono questo comportamento così irrazionale da parte del Paese di Olaf Scholz, impegnato nelle elezioni amministrative. Ben sapendo che un aumento dei migranti creerebbe malumori, la Germania blocca le sue frontiere ma di contro si tiene buono l'elettorato buonista finanziando le Ong.

Ma non è ammissibile una campagna elettorale sulle spalle dell'Italia.

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