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"Trucco dell'asilo": è scontro tra Germania e Grecia sulla gestione dei migranti

Secondo il Paese tedesco, quello ellenico fornirebbe troppo facilmente i documenti per i rifugiati, ben sapendo che i migranti non restano in Grecia ma si spostano per lo più in Germania

"Trucco dell'asilo": è scontro tra Germania e Grecia sulla gestione dei migranti
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Nei giorni scorsi, a fronte dell'accordo raggiunto in Europa sui Paesi terzi e sul patto per le migrazioni, che comprende anche il rafforzamento di solidarietà, la Germania ha annunciato un'intesa con con Italia e Grecia che "dimostra l’impegno reciproco a far funzionare la riforma del sistema d'asilo comune". In quest'intesa sarebbe compreso il rientro dei dublinanti nei Paesi di prima registrazione, a fronte di finanziamenti specifici. Ma ora la Germania ha aperto lo scontro con la Grecia, come riferisce il quotidiano Bild, che non lavorerebbe in maniera cristallina con i migranti ma ne favorirebbe gli spostamenti negli altri Paesi e, in particolare, in Germania. Questa è la denuncia del quotidiano, che si basa sulle testimonianze di esperti del settore. Il titolo dell'articolo di Bild, d'altronde, è eloquente: "Ecco come i greci ci ingannano sull'asilo".

Il quotidiano tedesco, da sempre molto critico sulle posizioni immigrazioniste assunte dal governo Scholz in ragione della presenza dei Verdi nella sua maggioranza, ha "scoperchiato" quello che viene definito il "trucco dell'asilo" da parte dei greci, che si ritrovano dentro i loro confini principalmente migranti provenienti da Siria, Asfghanistan, Iran e Paesi mediorientali. Solitamente queste rotte sono tracciate via terra attraverso la Turchia ma non di rado vengono coperte anche via mare.

Quando questi soggetti fanno ingresso in territorio greco, ovviamente senza documenti, vengono sottoposti ai controlli per verificare i requisiti per l'ottenimento dell'asilo. E qui arriva la prima accusa di Bild, secondo la quale la Grecia concede in maniera "troppo generosa" i permessi di permanenza dei rifugiati. Questo sarebbe supportato dai quasi 25mila migranti che, solo nel 2024, hanno chiesto asilo in Germania dopo aver ottenuto lo status di rifugiato in Grecia. "Le autorità greche semplicemente chiudono un occhio", hanno dichiarato fonti di sicurezza tedesche sentite dalla Bild.

Questo accade perché, dopo aver ricevuto il documento che ne attesta lo status di rifugiato, i migranti sono liberi di muoversi senza limiti all'interno dello spazio Schengen con le autorizzazioni per far visita ai propri parenti. E qui scatta la "trappola" per la Germania, perché la maggior parte di questi soggetti si dirige proprio nel Paese tedesco, dove presentano nuovamente una domanda di asilo per riscuotere le prestazioni di asilo tedesche, che sono significativamente più elevate rispetto a quelle greche. Ma delle 27.800 richieste che sono state inoltrate in Germania da soggetti già registrati in Grecia tra il 2024 e il 2025 (questi ultimi sono dati non ancora consolidati), è stato spiegato che ben 17.500 casi sono stati "respinti in quanto manifestamente infondati" o "archiviati in quanto inammissibili".

Solo poco più di 10mila sono state accolte. Ora, quei 17.500 dovrebbero fare ritorno in Grecia ma gli esperti sono scettici con la Bild: "Non se ne farà nulla". Manuel Ostermann, vicepresidente del sindacato della Polizia Federale, ha spiegato alla Bild che "Il sistema Schengen in Europa è ovviamente fallito. Non c'è solidarietà europea sulla questione della migrazione fino ad oggi. E probabilmente rimarrà così: la Grecia finora non ha quasi ripreso migranti e difficilmente lo farà in futuro".

E affinché tutto funzioni, ha aggiunto, "dobbiamo ristrutturare la nostra procedura con misure drastiche, passare dalle prestazioni in denaro a quelle in natura e trattenere i circa 50.000 migranti soggetti a espulsione in centri di ancoraggio fino all'allontanamento, fornendo letto, pane e sapone".

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