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Migranti, l'Ue approva la lista di Paesi di origine sicura. Ira della Salis

La deputata di Avs: "Oggi i fascisti colpiscono i migranti, domani potrebbero colpire chiunque". Ciriani (FdI-Ecr): "Primo passo concreto, l'Unione può dotarsi di strumenti efficaci"

Immagine di repertorio
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Dal Parlamento europeo arriva un passo in avanti nella gestione dei flussi migratori e dei rimpatri in Ue. I deputati della Commissione per le libertà civili (Libe) hanno approvato mercoledì 3 dicembre la designazione di un elenco comunitario di Paesi di origine sicuri con 39 voti favorevoli, 25 contrari e 8 astensioni. La lista include Bangladesh, Colombia, Egitto, Kosovo, India, Marocco e Tunisia, oltre alle nazioni candidate all'ingresso nell'Unione, a meno che circostanze specifiche, come per esempio la violenza indiscriminata nel contesto di un conflitto armato, non indichino diversamente.

Nei loro emendamenti, i deputati della Libe hanno spiegato che l'attivazione della protezione temporanea dovrebbe essere considerata una "circostanza che sospenderebbe la designazione di un Paese candidato all'Ue come Paese di origine sicuro". Alte "circostanze sospensive" includerebbero un tasso di riconoscimento delle domande d'asilo a livello comunitario superiore al 20% o sanzioni economiche legate a violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali. I membri della Commissione hanno anche insistito sulla necessità di un monitoraggio costante nei Paesi designate come sicuri - o presunti tali - per reagire in caso di eventuali cambiamenti delle circostanze. Verrebbe, inoltre, data la possibilità, inoltre, di sospendere l'indicazione di Sco (Safe country of origin) per l'intero territorio nazionale o solamente di alcune regioni.

Agli Stati europei sarebbe lasciata la possibilità di designare autonomamente altri Paesi sicuri, ad eccezione di quelli sospesi dall'elenco Ue, e di iniziare ad applicare procedure di frontiera accelerate per i migranti la cui nazionalità ha un tasso di riconoscimento dell'asilo inferiore al 20% a partire dall'entrata in vigore dell'emendamento. Da ultimo, le liste comunitarie e delle singole nazioni dei 27 potrebbero essere applicate già prima dell'entrata in vigore della legislazione Ue in materia nel giugno 2026.

“Oggi abbiamo approvato in Commissione Libe il dossier sulla lista UE dei Paesi terzi di origine sicura, di cui sono relatore, confermando il lavoro che abbiamo svolto nelle ultime settimane e segnando il primo passo concreto del percorso parlamentare su un file di grande rilevanza politica”, ha dichiarato Alessandro Ciriani, eurodeputato di FdI-Ecr relatore della modifica del regolamento Ue per quanto riguarda l'istituzione di un elenco di Paesi di origine sicuri a livello comunitario. “Questa proposta rappresenta un passaggio cruciale per dotare l’Unione di regole più chiare, coerenti e realmente applicabili nella gestione dei flussi migratori. L’obiettivo è fornire agli Stati membri strumenti adeguati che consentano decisioni rapide, senza mai venir meno al pieno rispetto dei diritti fondamentali e degli obblighi internazionali. Solo con norme credibili e applicabili potremo rafforzare la capacità dell’Europa di governare i flussi e tutelare i cittadini."

Ciriani ha anche sottolineato che questo è solamente "il primo passo" di un percorso istituzionale, in cui è necessario mantenere equilibrio e stabilità. "Il lavoro che abbiamo avviato deve ora trasformarsi in risultati concreti, compatibili con il quadro giuridico europeo e con i principi fondamentali che ci guidano. Questo momento riveste una valenza politica significativa: dimostra che, quando vi è volontà di dialogo e rigore tecnico, l’Unione può dotarsi di strumenti più coerenti ed efficaci. Confido che in plenaria si procederà con lo stesso senso di responsabilità, affinché l’Europa possa dotarsi di un impianto normativo solido e credibile nella gestione dei flussi migratori”, ha concluso.

Immediato il commento di uno dei volti noti della sinistra immigrazionista e dei porti aperti. "Oggi in Commissione Libe una vergogna", ha tuonato Ilaria Salis su Instagram. "Queste norme, approvate con una maggioranza a destra, fanno parte di un pacchetto più ampio sulla migrazione che andrà di fatto a smantellare il diritto d'asilo in Europa, ponendo le basi per un piano di deportazione di massa sul modello di Trump". Per la deputata di Avs, i fascisti - ovvero chiunque non la pensi come lei - hanno sempre gli stessi, "da un secolo all'altro, da una parte all'altra dell'Oceano".

E poi, il monito a tutti gli abitanti dell'Unione europea, perché secondo la Salis, oggi i soliti cattivi di destra colpiscono "i diritti e le libertà dei migranti, ma domani potrebbero colpire chiunque".

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