"Soldi all'Italia e più migranti ricollocati". L'Ue (forse) si è svegliata

Il commissario Hahn sprona gli altri Stati membri: "Ricollochino di più e in modo più veloce". Spunta l'ipotesi di un ulteriore sostegno finanziario d'emergenza

"Soldi all'Italia e più migranti ricollocati". L'Ue (forse) si è svegliata

A contare saranno ovviamente i fatti e le azioni concrete, ma da parte dell'Unione europea si è registrato almeno un cambio di passo sulla strategia teorica da mettere in campo per aiutare l'Italia nella gestione dell'arrivo dei migranti. Il che rappresenta una novità di rilievo, visto che si parla di maggiori risorse al nostro Paese e un sistema di ricollocamento per una solidarietà e una collaborazione a livello Ue che non ci lasci nuovamente soli nell'affrontare un problema di enorme portata.

L'Ue si sveglia sui migranti

A testimoniare la volontà di perseguire una nuova linea è stato Johannes Hahn. Il commissario al Bilancio, intervenendo in occasione del dibattito sul dossier migranti con particolare attenzione all'Italia, ha annunciato che la Commissione sta prendendo in considerazione un eventuale ulteriore sostegno finanziario di emergenza: "Nessun Stato membro può farcela da solo".

Non solo: Hahn ha posto l'attenzione sulla posizione della Commissione, che coordina e allo stesso tempo incoraggia gli Stati ad aumentare gli sforzi a favore del nostro Paese. "Vogliamo che gli Stati membri ricollochino di più e in maniera più rapida", ha dichiarato il commissario al Bilancio. L'appello è dunque quello di effettuare più ricollocamenti di migranti.

Quanto allo stato di emergenza deliberato dal governo con procedure più snelle e veloci per intervenire in seguito all'aumento di sbarchi sulle nostre coste, Hahn ha auspicato che la mossa possa rivelarsi utile per contribuire "ad affrontare le vere sfide che l'Italia ha di fronte". Resta ferma l'importanza di una politica europea in materia di migrazione (ovvero del Patto), motivo per cui il commissario ha invitato a "fare tutto il possibile" per raggiungere un'intesa prima della fine di questo mandato.

Il piano dell'Italia

Nel frattempo il governo italiano continua a muoversi in attesa di riscontri pratici. Grazie all'accordo di maggioranza sul decreto Cutro, l'esecutivo ha presentato i suoi emendamenti sulla scia dei due maxi-emendamenti depositati in Commissione. Nella bozza si chiede di attivare un presidio medico del 118 a Lampedusa al fine di garantire tempestività ed efficienza negli interventi di emergenza e urgenza. La misura è proposta alla luce del fenomeno dei flussi migratori "e delle particolari condizioni geografiche del territorio, nell'ambito del sistema di soccorso della Regione".

Tra le altre cose il nuovo emendamento prevederebbe un protocollo d'intesa con il ministero dell'Interno, la Regione siciliana, il Comune di Lampedusa e la Capitaneria di Porto Guardia Costiera: l'obiettivo sarebbe quello di garantire alla postazione medicalizzata "l'apporto di adeguate professionalità, la strumentazione tecnica

necessaria". L'attivazione della postazione sarebbe prevista nell'ambito del sistema sanitario regionale della Regione siciliana con le "risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente".

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica