Facebook non ha segreti: scovata la baby-gang del Prenestino

Una mania, quella di Facebook, che qualche volta può costare cara. Grazie al social network è stata, infatti, individuata la baby-gang responsabile di una rapina avvenuta lo scorso 10 dicembre in una sala giochi, il «Blue King» al Prenestino. Dopo aver minacciato la cassiera con un cacciavite per farsi consegnare l’intero incasso e aver bloccato un addetto delle pulizie che si trovava nel locale, i tre erano fuggiti con poco più di seimila euro. L’unico inconveniente, non valutato dai banditi, è che il colpo, ripreso dalle telecamere a circuito chiuso del locale, avrebbe permesso, grazie all’individuazione di uno dei minorenni di avviare la «caccia» che ha reso possibile, attraverso l’utilizzo di Facebook, di risalire all’intera banda.
Sono stati così smascherati dopo 39 giorni di indagini i componenti della «baby gang», due 15enni, R.M e B.A. e un pregiudicato di 20 anni, Alessandro Cesaretti, arrestati dagli agenti della Questura di Roma con l’accusa di rapina aggravata. Quest’ultimo è stato, inoltre, accusato delle rapine messe a frutto nella stessa sala giochi il 17 e il 19 dicembre, e della tentata rapina ai danni di un «Blue King» in zona Monteverde avvenuta il 19 dicembre.
Dalle indagini è inoltre emerso che Cesaretti, assieme ad un ragazzo di 33 anni, gestiva un giro di spaccio alla Garbatella. In particolare, i poliziotti hanno scoperto una coltivazione illecita di marijuana in un appartamento di proprietà del trentatreenne Giorgio Silli, scoperto in seguito alle ricerche condotte dai poliziotti per l’individuazione di Cesaretti. Durante la perquisizione gli agenti si sono ritrovati davanti una vera e propria «serra» per la coltivazione della marjuana, circa quaranta piantine, custodite in una delle camere dell’appartamento, dotata di lampade al neon e un impianto di areazione. All’interno dell’abitazione è stati recuperato, inoltre, un bilancino di precisione. I due sono stati accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. I tre trascorrevano le serate giocando con le slot-machine. Il 10 dicembre scorso, dopo aver perso una grossa somma di denaro alle macchine, avevano deciso di mettere a segno la rapina e, armati di cacciavite, si erano fatti consegnare seimila euro.

Dopo pochi giorni, il 13 e il 17 dicembre, altre due rapine sempre nello stesso locale, con un bottino di circa cinquemila euro. Il quarto, invece, al «Blue King» a Monteverde, era fallito grazie alla prontezza della cassiera.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica