Che quello tra il marocchino e litaliana fosse un matrimonio di comodo per regolarizzare lo straniero, in questura hanno pochi dubbi. Rimane invece un mistero il motivo per cui la donna, per chiedere le pubblicazioni, abbia usato una carta didentità falsa ma con dati anagrafici veri. Lunica cosa certa è che gli «sposini» dovranno attendere per convolare a nozze: almeno di uscire di galera.
Tutto inizia in via Larga, dove laltro mattina si presentano Anna A., milanese del 74 e lextracomunitario nato in Marocco nel 76. I due chiedono le pubblicazioni per coronare il loro sogno damore. Ma limpiegato si insospettisce quanto la donna presenta una carta didentità falsa e chiama il 113. Arrivano gli agenti che verificano come il documento sia oltre che contraffatto anche... malfatto. Ma la vera sorpresa è scoprire che i dati corrispondono effettivamente alla donna, piccola malfattrice con spiccioli di precedenti alla spalle.
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