Farmaci e terapie

Che cos'è la pericardite, i sintomi e la diagnosi: come riconoscerla

Si manifesta con forti dolori allo sterno o al petto e può avere varie cause. Cosa dice la medicina

Che cos'è la pericardite, i sintomi e la diagnosi: come riconoscerla

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Il dolore al petto che ha costretto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al ricovero d'urgenza nell'ospedale romano "San Carlo di Nancy" potrebbe essere dovuto a un problema di pericardite. Fonti ospedaliere fanno sapere che si è arrivati a questa prima diagnosi dopo che il ministro è stato sottoposto a una coronarografia, ossia un esame per valutare la funzionalità cardiaca.

Che cos'è la pericardite

Nel caso specifico, si chiama pericardite l'infiammazione del pericardio, ossia la membrana che ricopre il cuore come fosse una specie di sacco ed è composta da due sottilissimi strati divisi dal liquido pericardico. Si riconosce quando si è affetti da un forte dolore toracico: è per questo che viene richiesta la massima tempestività e sorveglianza al paziente.

Quali sono le cause della pericardite

"Le cause dell'infiammazione possono essere molteplici e la precisione della diagnosi è il primo passo per una terapia efficace", hanno spiegato gli esperti del "De Gasperis Cardio Center" dell'ospedale Niguarda di Milano citati dall'agenzia AdnKronos. La pericardite è spesso causata da infezioni virali, le stesse che provocano infezioni molto comuni alle vie respiratorie ma anche gastroenteriti: solo più raramente può essere derivata dalla presenza di funghi, parassiti o batteri. Le origini della pericardite, però, possono avere anche un'altra natura nelle persone che hanno insufficienza renale, malattie alla tiroide ma anche la cosiddetta pericardite neoplastica, importante complicanza di alcune tipologie di tumore come quello al polmone, alla mammella ma anche nel caso di leucemie e linfomi.

"La pericardite può comparire anche in seguito a un infarto, una febbre reumatica, un trauma toracico o procedure invasive sul cuore", sottolineano gli esperti. Come detto, è necessario il ricovero in ospedale e l'intervento degli specialisti per capire che si tratta proprio di pericardite: tra gli altri sintomi, il dolore può manifestarsi anche a collo, braccio sinistro, dorso e nei casi più rari all'addome. "Il male può essere molto intenso o appena percettibile. Tipicamente si tratta di un dolore acuto, simile a una pugnalata, che può peggiorare con l'inspirazione, con un colpo di tosse o la deglutizione", sottolineano gli esperti del Niguarda.

Per capire se il ministro Crosetto è stato colpito proprio da questa problematica dovranno essere eseguiti approfondimenti ad ampio spettro prima di tutte la visita cardiologica con l'auscultazione del cuore gà in grado di fornire una prima risposta. Poi dovrà essere eseguito un elettrocardiogramma, radiografie o risonanze magnetiche al torace oltre a specifici analisi del sangue e test di laboratorio.

Come si cura

Gli esperti spiegano che le forme virali o idiopatiche (cioè da cause non conosciute) vengono trattate con farmaci antinfiammatori (Fans, colchicina, steroidi). Quando invece si tratta di pericarditi provocate da funghi, batteri o parassiti ecco lo specifico trattamento con farmaci ad hoc. Quando il versamento pericardico è molto grosso e comprime in maniera importante il cuore (tamponamento cardiaco), "si deve ricorrere al drenaggio del liquido attraverso un catetere introdotto tra le membrane pericardiche.

Nei casi più gravi, e rari, può rendersi necessaria la pericardiectomia, un intervento cardiochirurgico per la rimozione del pericardio".

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