
Monica Seles, leggenda del tennis e vincitrice di 9 titoli del Grande Slam, ha recentemente rivelato di essere affetta da miastenia gravis, una malattia autoimmune neuromuscolare che provoca debolezza muscolare progressiva, spesso debilitante. La campionessa, oggi 51enne, ha scelto di parlare pubblicamente della sua condizione in occasione degli US Open, torneo che ha vinto due volte, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa patologia poco conosciuta ma molto impattante. "Avrei voluto che qualcuno me ne parlasse apertamente – ha dichiarato in un’intervista – è una malattia gravissima, e dai contorni ancora misteriosi".
Che cos’è la miastenia gravis
La miastenia gravis è una malattia autoimmune cronica. Significa che è il sistema immunitario stesso, per errore, ad attaccare alcune parti del corpo: in questo caso, i recettori neuromuscolari, cioè quei “ponti” che permettono ai nervi di comunicare con i muscoli. Il risultato? I muscoli non rispondono come dovrebbero, e si avverte debolezza. Ma non una stanchezza normale: si tratta di una vera e propria perdita di forza, che peggiora con lo sforzo fisico e migliora con il riposo. Può colpire i muscoli degli occhi, del viso, della deglutizione, delle braccia e delle gambe, e nei casi più gravi anche quelli respiratori. Ogni giorno può essere diverso. Ci sono momenti in cui si riesce a fare tutto, e altri in cui anche lavarsi, vestirsi o parlare diventa complicato. Non è facile da diagnosticare, e spesso i sintomi vengono confusi con lo stress o altre condizioni.
Chi colpisce
La miastenia gravis può colpire chiunque, a qualsiasi età, ma è più frequente:
- nelle donne sotto i 40 anni;
- e negli uomini oltre i 60.
Anche i bambini, seppur più raramente, possono esserne affetti. La sua origine è ancora poco chiara, ma si sospetta che sia coinvolta una ghiandola chiamata timo, che ha un ruolo importante nel sistema immunitario.
Cause e fattori di rischio
Non è ancora del tutto chiaro cosa scateni la malattia, ma esistono diverse ipotesi scientifiche. Una delle più accreditate coinvolge la ghiandola del timo, un organo che regola il sistema immunitario. In alcuni pazienti affetti da MG, il timo sembra “insegnare” erroneamente al sistema immunitario ad attaccare i propri recettori neuromuscolari.
I sintomi
Monica Seles ha raccontato i suoi primi segnali: difficoltà nel vedere chiaramente, debolezza alle braccia, fatica anche nei gesti quotidiani come asciugarsi i capelli.
I sintomi più comuni includono:
- visione doppia o offuscata,
- palpebre cadenti,
- difficoltà a parlare, masticare, deglutire,
- affaticamento muscolare rapido,
- difficoltà a respirare (nei casi più gravi).
La cura
Non esiste ancora una cura definitiva, ma oggi ci sono diverse terapie in grado di gestire i sintomi e migliorare la qualità della vita. Farmaci specifici, trattamenti immunosoppressivi e, in alcuni casi, l’intervento chirurgico per rimuovere il timo. Molto dipende da quanto precocemente la malattia viene diagnosticata e da come risponde il paziente alla terapia.
Monica, ancora una volta in campo
Come ha fatto tante volte nella sua carriera, Monica ha deciso di non nascondersi. Di trasformare anche questa prova in una battaglia da combattere pubblicamente.
Oggi è testimonial della campagna “Go for Greater”, in collaborazione con l’azienda Argenx, per informare, parlare, rompere il silenzio che spesso circonda le malattie croniche. "Nella vita, come nel tennis, bisogna sempre adattarsi", ha detto. "La palla rimbalza in modo diverso, e tu devi essere pronto. È quello che sto cercando di fare".