«È un fatto grave e preoccupante, anche perché a Milano non si sono mai verificati episodi del genere». Appena uscito dal cimitero, ieri pomeriggio, Leone Soued, presidente della comunità ebraica, ha laria addolorata di chi non capisce i motivi della gratuità di certi gesti. «È un fatto triste, la polizia sta compiendo ancora i rilievi sul posto, ma certo - aggiunge - non è stato un lavoro breve. Ed è servita anche una certa forza per divellere i cippi, alcuni dei quali nella caduta si sono rotti». Poi Soued si chiude nel silenzio.
La comunità ebraica milanese (che, con circa 8mila appartenenti, è la seconda in Italia dopo Roma) ha diffuso un comunicato, per mezzo del suo portavoce Yasha Reibman. «Noi ebrei, lItalia e Milano, le forze politiche, i giornali e quanti hanno responsabilità nel mondo della formazione e delleducazione - ha detto Reibman - abbiamo tutti il dovere di non abbassare la guardia, di vigilare contro lantisemitismo, in ogni sua forma. Ringraziamo quanti ci hanno chiamato per offrirci solidarietà». «In assenza di scritte o indizi certi che facciano dire se lepisodio rientri in un atto di antisemitismo - aggiunge Emanuele Fiano, capogruppo Ds al Comune e deputato, consigliere dellUnione delle comunità ebraiche - è bene sospendere il giudizio, ma loffesa e il disprezzo verso la morte altrui esprimono un grado dinciviltà che deve far riflettere». «Credo che i milanesi - ha detto il vicesindaco Riccardo De Corato - sapranno reagire a questo metodo vigliacco di colpire tombe nelle ore notturne. Milano saprà ancora una volta reagire a questo vandalismo antiebraico di ritorno che ci lascia ancora una volta sconcertati e a cui la città saprà dare una dura risposta». Anche il candidato sindaco della Cdl, Letizia Moratti, ha voluto esprimere tutta la sua solidarietà alla comunità ebraica colpita «nel profondo delle memorie più care.
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