Ferragosto, Milano non vuol chiudere bottega

Milano è un po’ meno vuota del solito a Ferragosto. Quattrocentotrentamila (la media complessiva di agosto è di seicentocinquantamila) le presenze di oggi, secondo i dati del Cescat, centro studi di Assoedilizia. La novità sono i negozi aperti, grazie alla deroga decisa per la prima volta dal Comune. «Non possiamo fare una delibera contro la pioggia, ma spero che in tanti negozianti decidano di approfittare della possibilità concessa da Palazzo Marino. Sono fiducioso e, se tutto funziona, penseremo a proporre una legge alla Regione» promette l’assessore al Commercio e sindaco di metà agosto, Giovanni Terzi. E ricorda: «Appena due anni fa la città era un mortorio...». Saranno aperti 80 negozi e 250 esercizi pubblici. Molti rispetto a qualche anno fa, pochi secondo L’Osservatorio di Milano secondo cui Milano resta maglia nera nelle aperture. Ma quest’anno va detto che qualcosa si è mosso. Due i principali luoghi dello shopping e del caffè ferragostani: la galleria Vittorio Emanuele e corso Buenos Aires. Aperti molti grandi magazzini, come la Rinascente di Piazza Duomo e la Coin di piazza V Giornate.
Non si ferma la vita sociale.

Tra gli appuntamenti del mattino, alle undici in Duomo la Messa per l’Assunzione della Madonna celebrata dal cardinale, Dionigi Tettamanzi. Alle quattro del pomeriggio, in piazza del Cannone, panettone e gelato con Letizia Moratti. Vari i programmi serali, a partire dai fuochi d’artificio a illuminare il Castello.

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