(...) allinterno dellassessorato al Territorio e parchi con lo scopo di sostenere iniziative locali per la realizzazione di rifugi per cani e gatti, per lottare contro il randagismo, per combattere labbandono, fornire informazioni e consulenza ad amministrazioni e cittadini (a questo proposito è stato istituito un apposito numero verde 800.992.223).
Un processo divertente per focalizzare lattenzione su un problema tuttaltro che comico: in dieci anni si sono verificati nella sola rete autostradale italiana 45mila incidenti stradali gravi causati da animali abbandonati o randagi con 200 persone morte e 4mila feriti. Colpa dei cani o dei padroni che non sanno educare la propria bestiola? Quattro i testimoni ascoltati rispettivamente dallavvocato Pesce e dalla difesa rappresentata dallavvocato Laura Roseo, in un dibattimento che può essere definito allamericana.
A onor di cronaca il processo ha scagionato in quasi tutti i capi daccusa quello che è tornato a essere il miglior amico delluomo, colui che, secondo esperti veterinari e pediatri, giova al processo di crescita del bambino che può fare unesperienza concreta di incontro col diverso, confronto utile per laffermazione della propria personalità e il ridimensionamento di una naturale aggressività. Anzi il referente provinciale dellUfficio diritti animali, Edgar Meyer, ha persino definito «percorribile» la proposta di inserire il proprio animale nello stato di famiglia per spingere a una responsabilizzazione nei confronti dellamico a quattro zampe.
Roberta Cassina
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