Milano - Gli arbitri devono sempre partecipare al "terzo tempo". Con questa frase il designatore dei fischietti, Pierluigi Collina, interviene sulle polemiche scoppiate sul caso Farina, l'arbitro che, dopo Catania-Inter aveva disertato il "terzo tempo" preferendo ritirarsi subito nello spogliatoio.
Il posticipo Catania-Inter è stato "arbitrato bene" ma il fischietto di Novi Ligure "avrebbe dovuto dare il buon esempio" evitando di sottrarsi al cerimoniale del cosiddetto 'terzo tempo'. Lo ha detto il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, commentando gli attimi seguiti al fischio finale dell’incontro di Catania, vinto dall’Inter per 2-0. Il match, sbloccato dai nerazzurri con un gol viziato da un fuorigioco, è stato caratterizzato dalle frequenti contestazioni del pubblico catanese nei confronti di Farina.
Visibilmente contrariato, l’arbitro a fine gara non ha presenziato al cerimoniale voluto dalla Figc dirigendosi direttamente verso gli spogliatoi. "Pur comprendendo dal punto di vista umano il disagio per una critica forte, dopo una partita arbitrata bene", ha detto Abete a GR Parlamento, "Farina avrebbe dovuto dare il buon esempio ed essere promotore del terzo tempo. Anche perché il rapporto tra i calciatori, si è visto a fine partita, è stato di grande civiltà. Questo è stato estremamente positivo dopo una partita impegnativa".
Campana: "Una scelta discutibile" "Quella di Farina è stata una scelta discutibile: si può capire da un punto di vista umano, un pò meno da quello di vista istituzionale. L’arbitro dovrebbe dare l’esempio". Il presidente dell’associazione italiana calciatori Sergio Campana, intervenendo nella trasmissione "Radio Anch’io lo Sport", giudica così l’operato dell’arbitro Farina che ieri a Catania, probabilmente perché indispettito dai fischi del pubblico, è tornato negli spogliatoi senza prendere parte al "terzo tempo" subito dopo la fine della partita persa dai siciliani contro l’Inter. Comportamento di Farina, a parte, in realtà Campana si schiera dalla parte dei direttori di gara.
"Sento parlare del problema arbitrale da quando giocavo io - dice - ma quello autentico è stato Calciopoli. Quanto al resto, si deve capire che dagli arbitri non si può pretendere l’infallibilità. Il problema nasce dal fatto che si viviseziona l’errore arbitrale davanti alla tv, le polemiche nascono negli studi tv, invece dovremmo educare la gente sul fatto che l’arbitro deve decidere in una frazione di secondo. Mi piacerebbe che la gente o ex arbitri vedessero l’azione a velocità normale, come la vede l’arbitro, allora ne vedremmo delle belle".
Sul gol di Cambiasso Campana dice che "certamente il giocatore dell’Inter era in fuorigioco, ma anche in campo non se ne sono resi conto, tanto è vero che i giocatori del Catania non hanno protestato". Sul 'terzo tempo' il presidente del sindacato dei calciatori, che viene dal Veneto e quindi da una terra di solide tradizioni rugbistiche dice che "chiamarlo così è improprio".
"Comunque se ne sono sentite di tutti i colori - aggiunge Campana - e io dico che dobbiamo avere pazienza, perchè la cultura del calcio non si cambia in tre settimane. Non mi scandalizzo se c’è l’obbligo di farlo, perchè già nelle regole si stabilisce che i giocatori devono essere leali e corretti.
So che a volte a fine partita per i calciatori è difficile recuperare serenità in pochi minuti, ma dobbiamo farlo ed io lo introdurrei ad ogni livello, perfino nelle partite dei pulcini: ridiamo al calcio un’immagine di serenità, è uno sport e non un business e uno spettacolo".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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