Film e pipistrelli, scende la notte dei vampiri

Oltre ai libri rari spazio al fumetto con i personaggi di Jacovitti e Crepax

Francesca Amé

Pipistrelli, mantello nero, un castello diroccato dove dormire (in una bara) di giorno e svegliarsi, assetato di sangue, la notte. E poi ancora lo sguardo di ghiaccio, i malefici, le nebbie. Chi non ricorda il decadente conte transilvano che la penna irlandese di Bram Stoker trasformò nell'immortale Dracula? Si era sul finir dell'Ottocento e ancora oggi non si contano le riproduzioni cinematografiche, i fumetti, i romanzi, i gadget dedicati al conte più famoso della Romania. La Transilvania stessa, insieme all'Ungheria, alla Repubblica Ceca e alla Slovacchia, è diventata un'«esotica» meta di viaggio per gli appassionati del genere. Lo è di certo per l'associazione milanese Ordine del Drago che, fondata da Enrico Ercole e Gabriele Maccichini, da otto anni svolge ricerche sull'argomento interpellandone i maggiori studiosi. Un nome su tutti: il musicologo Quirino Principe.
L'Ordine del Drago ospita oggi la rassegna «La notte dei vampiri» (dalle 20 a mezzanotte) nei suggestivi spazi dell'Atelier Gluck, al civico 45 dell'omonima via. Qui è allestita la bella mostra «Dai vampiri al conte Dracula» che per la prima volta espone al pubblico la collezione dell'associazione che comprende libri rari, quaranta edizioni diverse del «Dracula» di Stoker (comprese quelle in giapponese e russo), trattati e amenità «vampiresche», aglio compreso. Spazio anche al fumetto che, con i personaggi di Jacovitti e Crepax, le avventure di Vampirella, Dylan Dog e altri, ha spesso familiarizzato con queste atmosfere gotiche. La mostra è un'occasione utile per capire che il mito del conte Dracula è di molto antecedente alla creatura letteraria di Stoker, considerato che di «epidemie di vampirismo» parlavano già alcuni editti della razionalissima Maria Teresa d'Asburgo, costretta a correre ai ripari per frenare tremendi fatti di sangue ai confini orientali del suo impero. La figura del vampiro affonda le radici nelle leggende dell'Europa dell'Est e nelle atrocità (vere) commesse dal principe Vlad III di Valacchia, despota romeno che nel quindicesimo secolo riempì le cronache del tempo con le sue efferatezze. Stoker a parte, ne furono affascinati i poeti Baudelaire, Kipling e Lord Byron.
Durante la «Notte dei vampiri» non mancheranno gli omaggi in celluloide: in anteprima, questa sera, la proiezione di «Vlad» di Michael Sellers, in cui l'attore americano Billy Zane veste i panni del terribile principe.

Tra le tante pellicole sfornate sull'argomento (molte delle quali made in Hollywood), la rassegna milanese ha selezionato per il pubblico: il documentario «Dracula: eroe, mostro o alchimista?», «Il Conte Dracula» di Dan Curtis e, chicca per i cinefili, l'indimenticabile «Dracula il vampiro» di Terence Fisher con Christopher Lee, nel 1958, primo vampiro a colori sul grande schermo. La maratona cinematografica comincia alle 18: vietato andare a dormire prima dello scoccare della mezzanotte.

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